
COVID-19: chi ne ha sofferto rischia di sviluppare ipertensione più di chi ha avuto un’influenza
L’incidenza dell’ipertensione persistente di nuova insorgenza è maggiore nei pazienti che hanno avuto il COVID-19 rispetto a quelli che hanno […]
Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Blood Research, la presenza di trombocitopenia immunitaria non sembra essere associata a un aumento o a una diminuzione del rischio di ipertensione.
“L’effetto delle situazioni in cui la conta delle piastrine è fisiologicamente bassa sull’ipertensione non è stato studiato in maniera approfondita. Per chiarire meglio la situazione abbiamo cercato di accertare se i pazienti con trombocitopenia immunitaria avessero tassi diversi di ipertensione rispetto a quelli che non presentavano la malattia” spiega Mitchell Davis, della University of Arizona, Phoenix, Stati Uniti, primo nome dello studio.
I ricercatori, utilizzando il database Nationwide Inpatient Sample (NIS), hanno quindi analizzato la correlazione tra ipertensione e trombocitopenia immunitaria negli anni compresi tra il 2002 e il 2011.
Ebbene, l’analisi dei dati non ha mostrato differenze statisticamente significative nel tasso di ipertensione tra pazienti con trombocitopenia o meno. Considerando per esempio l’anno 2002, infatti, il 25,90% dei pazienti con trombocitopenia immunitaria ha avuto una diagnosi concomitante di ipertensione, rispetto al 26,53% dei pazienti senza la malattia di base. Anche nel 2011 la situazione non è cambiata, con il 31,95% dei pazienti con trombocitopenia immunitaria che ha avuto una diagnosi concomitante di ipertensione, rispetto al 32,31% dei pazienti che non ne soffrivano.
Fonte: American Journal of Blood Research