Leucemia: valore prognostico della lattato deidrogenasi in pazienti sottoposti a trapianto allogenico

La stratificazione del rischio è importante per bilanciare potenziali rischi e benefici del trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) per le neoplasie ematologiche. Uno studio pubblicato dalla rivista di Nature, Bone Marrow Transplantation, mostra che livelli elevati di lattato deidrogenasi al momento del ricovero per il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche sono associati a una scarsa sopravvivenza nella leucemia mieloide acuta e nel linfoma non-Hodgkin.


I ricercatori del Chaim Sheba Medical Center di Tel Aviv hanno studiato retrospettivamente 1.119 pazienti sottoposti a trapianto allogenico in un unico centro, valutando il ruolo prognostico della lattato deidrogenasi al momento del ricovero.


Hanno osservato che nei pazienti affetti da linfoma non Hodgkin e nella leucemia mieloide acuta, livelli di lattato deidrogenasi superiore alla media hanno avuto un effetto negativo sulla sopravvivenza. Il valore prognostico dell’enzima era più forte nella leucemia mieloide acuta.


Nell’analisi multivariata la lattato deidrogenasi ha mantenuto una capacità prognostica significativa in termini di sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da progressione e incidenza di ricadute.


Questi risultati, convalidati in una coorte indipendente, suggeriscono che nei pazienti con leucemia mieloide acuta la lattato deidrogenasi è uno strumento che potrebbe essere integrato nelle valutazioni del rischio di trapianto per aiutare il processo decisionale e identificare i pazienti ad alto rischio che possono beneficiare di strategie farmacologiche o cellulari post-trapianto.


Fonte: Bone Marrow Transplant (2021)

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