L’identificazione delle cellule tumorali circolanti nel tumore polmonare

Un gruppo di scienziati cinesi ha sviluppato un nuovo metodo per rilevare le cellule tumorali circolanti nel sangue (segno rivelatore della presenza di metastasi) nei pazienti affetti da tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC).
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).


Per rilevare le cellule tumorali circolanti (CTC) negli altri tipi di cancro si usa un sistema basato sull’identificazione delle citocheratine (CK), presenti nei tessuti epiteliali. Questo metodo non funziona per il NSCLC, quindi i ricercatori hanno sfruttato una caratteristica comune ad un’ampia gamma di cellule tumorali: un elevato consumo di glucosio guidato dall’elevato livello di HK2.


Gli autori hanno osservato che nel 50% dei pazienti, le cellule tumorali circolanti nel NSCLC erano CK negative, in un terzo dei pazienti era l’unico sotto tipo di cellule circolanti, sebbene tutti questi pazienti portassero tumori primari CK-positivi. Ciò indica che queste cellule tumorali sono diventate CK-negative dopo il distacco dai siti primari e la dispersione nel flusso sanguigno.


I ricercatori hanno scoperto che metastasi e firme molecolari di farmacoresistenza erano associate a CTC CK-negative. I pazienti che avevano prevalentemente cellule tumorali circolanti CK-negative nel sangue rispondevano peggio alla terapia con una sopravvivenza libera da progressione più breve e una maggiore probabilità di metastasi.

Inoltre, i pazienti con la mutazione EGFRL858R – comune nel NSCLC trattato con inibitori dell’EGFR – presentavano maggiori probabilità di avere CTC CK-negativi circolanti nel sangue, il che spiega in parte un’osservazione clinica di lunga data: l’efficacia subottimale degli inibitori di EGFR di prima linea nei tumori mutanti EGFRL858R. “L’uso di HK2 come marker di cellule tumorali ci permette di rivelare una nuova popolazione di cellule tumorali circolanti che di solito non è accessibile e viene trascurata dagli attuali metodi di rilevamento CTC basati su marker epiteliali”, spiega Wei Wei, che ha diretto lo studio. “Inoltre, questo approccio può essere sfruttato per anticipare la risposta alla terapia”.


Fonte: Proceedings of the National Academy of Sciences

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