Linea diretta rene-osso: possibile target per il trattamento della nefropatia diabetica

La nefropatia diabetica (DN) rappresenta il fattore causale più importante della malattia renale in fase terminale (ESRD). Nonostante gli studi condotti finora, la sua patogenesi resta oscura e non sono disponibili chiare ed efficaci strategie di comportamento per la prevenzione di tale condizione patologica.

Da relativamente poco tempo, però, le ricerche relative ai meccanismi patogenetici hanno ripreso slancio sulla base di un nuovo criterio di riferimento costituito dalla possibile comunicazione organo-organo.

Infatti, alcuni tessuti (tra i quali il grasso e la muscolatura) oppure organi come ad esempio il fegato, sono in grado di produrre e rilasciare molecole proteiche in grado di modulare l’omeostasi di strutture anatomiche lontane.

Anche le ossa possono fare altrettanto secernendo proteine con azione a distanza, e il rene, che possiede un metabolismo elevato, è in grado di scambiare sostanze e/o segnali con altri organi, anche lontani, grazie al sangue circolante. 

Ming Yang e i suoi collaboratori hanno valutato e discusso la normale composizione ossea e i mutamenti strutturali e funzionali nella DN facendo una sintesi dello stato attuale che riguarda le proteine prodotte dall’osso stesso e la loro funzione per quanto riguarda la nefropatia diabetica.

Gli Autori concludono ipotizzando che il cosiddetto asse “rene-osso” potrebbe diventare un futuro possibile target per diagnosticare la DN in fase iniziale e per instaurare di conseguenza la corretta terapia il più precocemente possibile.

Fonte: Front Endocrinol 2022

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fendo.2022.996776/full

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