Lipidi elevati ad inizio gravidanza portano a maggior rischio di figli con peso elevato alla nascita

Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology, profili lipidici materni elevati all’inizio della gravidanza sono associati a un peso alla nascita più elevato e a maggiori rischi di avere figli grandi per l’età gestazionale e con macrosomia.

“Concentrazioni elevate di lipidi nel siero materno sono state correlate a un ambiente intrauterino avverso e hanno portato a un peso alla nascita anormale. Abbiamo voluto esplorare l’associazione tra i profili lipidici materni durante la gravidanza iniziale e il peso alla nascita, stratificando l’indice di massa corporea (IMC) pre-gravidanza” afferma Si-Meng Zhu, della Shanghai Jiao Tong University School of Medicine, in Cina, che ha guidato il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno studiato una vasta popolazione di due importanti centri di maternità a Shanghai, in Cina. Sono state incluse nello studio 57.516 donne con figli nati vivi tra gennaio 2018 e ottobre 2020, delle quali fossero note le concentrazioni lipidiche a digiuno all’inizio della gravidanza. Gli esiti primari erano il peso alla nascita e i rischi di esiti avversi alla nascita, tra cui macrosomia, bambino grande per l’età gestazionale (LGA), basso peso alla nascita (LBW) e bambino piccolo per l’età gestazionale (SGA).

Concentrazioni materne più elevate di colesterolo totale (TC), trigliceridi (TG) e colesterolo a bassa densità (LDL-c) all’inizio della gravidanza sono state associate a un aumento del peso alla nascita. I livelli di lipidi hanno mostrato un’associazione positiva con LGA e macrosomia, e hanno mostrato una relazione negativa con. Il gruppo con trigliceridi elevati ha anche mostrato maggiori rischi di LGA e macrosomia, e una ridotta prevalenza di SGA. Inoltre, sono stati identificati effetti combinati significativi dell’IMC pre-gravidanza e dei profili lipidici su LGA e macrosomia.

“Proponiamo che i profili lipidici sierici all’inizio della gravidanza e l’IMC pre-gravidanza possano servire come indici di screening per le donne ad alto rischio” concludono gli autori.

Fonte: Front Endocrinol (Lausanne). 2022

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fendo.2022.951871/full

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