Colite microscopica: ricerca rivela persistenza dei sintomi a un anno dalla colonscopia
Le persone che soffrono di colite microscopia, una malattia infiammatoria intestinale, potrebbero non ricevere una diagnosi certa dai risultati della […]
Le manifestazioni extraintestinali (EIM) svolgono un ruolo importante in termini di mortalità, morbidità e qualità della vita nei pazienti con Malattia di Crohn.
La comprensione della prevalenza e del decorso clinico di queste manifestazioni è importante al fine di comprendere e gestire la patologia. Sono stati presi in considerazione 103 pazienti di età media pari a 31 anni: ai fini della classificazione di Montreal all’atto della diagnosi la fascia d’età più comune era quella compresa fra 17 e 40 anni.
La più comune localizzazione della malattia era colonica, e il più comune comportamento della patologia era non stenosante e non penetrante.
Nello studio 41 pazienti manifestavano almeno una EIM, la più comune delle quali era la maculazione della cute anale, seguita da squilibri nei test funzionali epatici, artriti periferiche e varie manifestazioni cutanee di cui la più comune era l’eritema nodoso. La più comune manifestazione oftalmologica era l’uveite anteriore.
Le EIM sono dunque prevalenti nei pazienti con Malattia di Crohn, ma su di esse è noto molto poco: sono necessari ulteriori studi su vasta scala al fine di valutare la frequenza e l’impatto delle EIM in questi pazienti.
Fonte: Cureus 2020
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