Manovra. Il Fondo sanità cresce di 2 miliardi nel 2023

Pronto il testo della manovra che, dopo il via libera dello scorso lunedì in Consiglio dei Ministri verrà ora esaminato in prima lettura dalla Camera. Per quanto riguarda la sanità il Fondo sanitario nazionale crescerà di ulteriori 2 miliardi nel 2023 facendo così salire il Fondo a 128,061 miliardi (4 miliardi in più rispetto al 2022 ndr.). Una buona parte di questo ulteriore incremento, per la precisione 1,4 miliardi, verrà però destinato a far fronte all’aumento del caro energia e al riparto di queste risorse potranno partecipare anche le Regioni e Province autonome. In questo senso sono state quasi del tutto accolte le richieste delle Regioni che per far fronte al caro bollette avevano chiesto al Governo 1,6 miliardi. Previsti anche ulteriori 2 miliardi per il 2024 con il Fsn che salirà a quota 130,061 mld.

Tra le altre misure come già paventato dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci ci sono poi 200 milioni per incrementare a partire dal 2024 l’indennità per il personale dei pronto soccorso (Il fondo era di 90 mln e fu creato dallo scorso Governo). In questo caso non sono risorse in più ma bensì sono a valere sul Fondo sanitario nazionale e in ogni caso sarà la contrattazione collettiva a definirle. Nella bozza anche altri 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 che verranno utilizzati per dare attuazione alle misure e agli interventi previsti nel Piano di contrasto all’Antimicrobico-Resistenza. Nel testo spazio anche per le farmacie cui è riconosciuta, a decorrere dal 1° marzo 2023, una remunerazione aggiuntiva per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale, nei limiti dell’importo di 150 milioni di euro su base annua. La misura era stata già attuata in via sperimentale dal 2021.

Viene inoltre incrementato di 650 milioni di euro per il 2023 il fondo presso il Ministero della Salute destinato all’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid. Sale infine dall’80 al 90% la quota che il Mef potrà anticipare all’università per la retribuzione degli specializzandi.

Di seguito, nel dettaglio, le misure per la sanità previste nella manovra.

ART. 83. (Incremento dell’indennità di pronto soccorso)

Ai fini del riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale ed operante nei servizi di pronto soccorso, le risorse destinate all’indennità di cui all’articolo 1, commi 293 e 294, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono incrementate di 200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024, nell’ambito dei rispettivi contratti collettivi di lavoro, nei limiti degli importi annui lordi di 60 milioni di euro per la dirigenza medica e di 140 milioni di euro per il personale del comparto sanità, in ragione dell’effettiva presenza in servizio, con decorrenza dal 1° gennaio 2024.

Alla copertura degli oneri derivanti dalle disposizioni di cui al comma 1, pari a 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024, si provvede a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato.

ART. 84. (Implementazione delle misure e degli interventi previsti nel Piano nazionale di contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025)
Per dare attuazione alle misure e agli interventi previsti nel “Piano di contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025”, in fase di approvazione in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, è autorizzato un finanziamento pari a 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Questa somma è ripartita sulla base dei criteri da definirsi con Intesa da sancire in sede di Conferenza Stato Regioni.

ART. 85. (Disposizioni in materia di remunerazione delle farmacie)
Al fine di salvaguardare la rete di prossimità rappresentata dalle farmacie italiane, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, è riconosciuta, a decorrere dal 1° marzo 2023 una remunerazione aggiuntiva in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale nei limiti di 150 milioni di euro su base annua a decorrere dall’anno 2023.

ART. 86. (Adeguamento del livello del finanziamento del servizio sanitario nazionale e disposizioni in materia di vaccini e farmaci)
Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario standard è incrementato di 2 miliardi per l’anno 2023 e di 2 miliardi annui a decorrere dall’anno 2024. Per l’anno 2023, una quota dell’incremento di cui al primo periodo, pari a 1,4 miliardi, è destinata a contribuire a far fronte ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche.

Viene incrementato di 650 milioni di euro per l’anno 2023 il Fondo per l’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2 2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid.

ART. 87. (Disposizione diretta a modificare il regime di erogabilità del finanziamento in favore delle università per il trattamento economico degli specializzandi)
Sale dal 80 al 90% la quota che il Mef potrà anticipare all’università per la retribuzione degli specializzandi.

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