Marker prognostico per i pazienti HEV-ALF: le piastrine

L’insufficienza epatica acuta correlata al virus dell’epatite E (HEV-ALF) peggiora rapidamente e presenta un’elevata mortalità. Tuttavia, non sono disponibili parametri semplici e specifici per predire la mortalità a breve termine.

È stata quindi arruolata una coorte di 97 pazienti con HEV-ALF e un’altra coorte di convalida. Dapprima sono stati registrati i parametri di laboratorio e quelli clinici; dopodiché sono stati utilizzati la conta piastrinica, il modello per la malattia epatica allo stadio terminale (MELD) e i criteri del King’s College (KCC) per predire la mortalità e sono stati misurati i livelli di citochine associate all’infiammazione sistemica, alla produzione di piastrine e all’attivazione delle piastrine.

I risultati hanno evidenziato una conta piastrinica significativamente più bassa nei pazienti con HEV-ALF e i non sopravvissuti hanno presentato una conta piastrinica inferiore rispetto ai sopravvissuti. Inoltre, la conta piastrinica è risultata un fattore di rischio indipendente per predire la mortalità a 28 e 90 giorni nei pazienti con HEV-ALF, mentre l’AUROC al basale per la mortalità a 28 e 90 giorni era rispettivamente di 0,786 e 0,764 – superiore al punteggio KCC e paragonabile al punteggio MELD.

La conta piastrinica a 3 e 7 giorni dopo la diagnosi di ALF, invece, aveva un potere predittivo simile per la mortalità a 28 e 90 giorni; potere che è stato confermato anche nella coorte di validazione.

La diminuzione della conta piastrinica è un indicatore semplice e affidabile per predire la mortalità a 28 e 90 giorni nei pazienti con HEV-ALF. L’iperattivazione delle piastrine è un rischio importante per la diminuzione della conta piastrinica e può essere preso in considerazione un trattamento mirato al recupero della conta piastrinica.

Fonte: Hepatology International  – https://doi.org/10.1007/s12072-022-10302-1

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