Medicina: ‘accesso alle cure’ al centro della Giornata mondiale del diabete

Sid e Amd, ‘sanare differenze regionali su disponibilità farmaci e device innovativi’


L’accesso alle cure per il diabete. E’ il tema che la Società italiana di diabetologia (Sid) e l’Associazione medici diabetologi (Amd) mettono al centro della Giornata mondiale del diabete del 14 novembre. Dall’accesso a farmaci e device innovativi, ancora a macchia di leopardo sul territorio nazionale, alla riprogrammazione dell’assistenza diabetologica, secondo la filosofia del Pnrr e con gli strumenti della telemedicina.


“L’accesso alle cure – afferma Agostino Consoli, presidente della Sid – deve essere garantito a tutti i cittadini con diabete, in maniera quanto più possibile uniforme su tutto il territorio nazionale. Questo vuol dire che non è accettabile che vi siano venti e più servizi sanitari diversi in Italia, uno per ogni Regione. Sarebbe inoltre importante che i Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) per il diabete fossero condivisi tra le diverse Regioni e, se non proprio uguali, fossero perlomeno molto simili tra loro. L’accesso a farmaci e presidi insomma – afferma Consoli – dovrebbe essere normato in maniera tale che alle persone con diabete venga garantita la stessa possibilità di avere a disposizione farmaci o tecnologie innovative, a prescindere da dove risiedono”.


La comparsa del coronavirus Sars-Cov-2, sottolinea Graziano Di Cianni, presidente dell’Amd, “ha causato serie ripercussioni sul Ssn mostrandone tutte le fragilità. Ma nel prossimo futuro – auspica Di Cianni – anche grazie alle risorse stanziate dal Pnrr, sarà possibile intervenire concretamente per ridisegnare la diabetologia nel post-Covid, sulla base di alcuni principi fondamentali: prossimità, innovazione, digitalizzazione, ricerca, competenze professionali e sostenibilità. Il nostro ruolo come società scientifiche della diabetologia italiana – ricorda – è garantire l’equità di accesso alla migliore qualità di cura in termini di innovazione e quindi di efficacia su tutto il territorio nazionale”.


Dal Pnrr nuova forma all’assistenza


La missione 6 ‘Salute’ del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si propone di affrontare tutti gli aspetti critici del Ssn, a cominciare dal grande capitolo della ‘cronicità’, del quale il diabete fa parte. Da ridisegnare è tutta l’assistenza territoriale, declinandola in Case della comunità, medicina di prossimità, ospedali di comunità e servizi di telemedicina.


Ma per la gestione delle persone con diabete qual è la formula dell’assistenza ideale? “Non dobbiamo farci confinare nelle Case della salute – afferma Consoli – ma dobbiamo creare anche sul territorio delle forti unità di diabetologia che possono lavorare in rete e interagire con le Case di Comunità. Siamo d’accordo che il paziente cronico vada assistito quanto più possibile fuori dall’ospedale, ma è necessario – sottolinea – che anche sul territorio possa trovare delle strutture ampie multi-specialistiche per essere assistito in maniera ottimale. Risulta fondamentale mantenere e, laddove necessario creare, dei centri hub, a partire dai quali si possa curare e assistere in prossimità. Questi hub – conclude il presidente Sid – potranno rappresentare, nell’ospedale o sul territorio, lo snodo essenziale per incardinare i centri diabetologici all’interno di una rete digitale integrata per l’interazione con altri specialisti coinvolti a pieno titolo nella gestione del paziente diabetico”.


“Il Pnrr rappresenta per il diabete una grande opportunità – fa eco Di Cianni -. Come Amd e come professionisti della diabetologia, il nostro obiettivo – sottolinea – è continuare a crescere e ad investire nella crescita professionale a più livelli dei nostri colleghi, per mettere a disposizione del Ssn risorse e competenze per ridisegnare e rendere maggiormente efficiente e sostenibile l’assistenza diabetologica”.


Per la Giornata mondiale del diabete Sid e Amd organizzano un evento comune in tutte le regioni. Sabato 13 novembre alle 18.00 si terrà al Fatebenefratelli – Isola Tiberina di Roma l’accensione di un faro blu, che illuminerà l’ospedale e darà il via ad analoghe iniziative in tutta Italia. Alla cerimonia sono stati inviati il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e il direttore della Asl Rm1, Angelo Tanese. Prenderà parte alla manifestazione, in qualità di madrina, la signora Anna Fendi, che porterà la sua testimonianza per sensibilizzare tutti coloro che operano nell’ambito del diabete, alle tante necessità delle persone affette da questa patologia, che ha assunto una diffusione pandemica. Al termine della manifestazione i referenti di Sid e Amd inviteranno tutti gli italiani con diabete, e non solo, ad accendere una candela o una luce sui propri davanzali domenica 14 novembre, chiedendo loro di pubblicarne la foto con l’hashtag #FaiLuceSulDiabete sui profili Facebook di Amd.


La serata proseguirà nel teatro Tordinona (via degli Acqua Sparta, 16 Roma) dove si terrà il concerto ‘Next Stop Neverland’ (Insulin concert) con Renato Giordano, Gabriele Coen, Alessandro Gwis e Luca Buttiglieri per i 100 anni della scoperta dell’insulina. Il concerto è gratuito, fino ad esaurimento posti; obbligatoria la prenotazione da effettuare chiamando direttamente il teatro (06-7004932). A partire dalle ore 10,00 di sabato 13 novembre, davanti all’Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina sarà infine presente un camper per fornire attività di consulenza al pubblico, a cura dei medici Amd.

Fonte: Adnkronos Salute

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