Medicina: cardiologo Gulizia su Eriksen, ‘aritmie sempre più diffuse tra giovani e sportivi’

‘Mai sottovalutarle anche se spesso è un fenomeno benigno’


“Si parla di aritmia quando il battito è troppo lento, o troppo veloce o addirittura irregolare. Le aritmie colpiscono milioni di persone al mondo, spesso ‘over 60’ ma anche sempre più giovani e soprattutto sportivi. Un’aritmia non deve mai essere sottovalutata e anche se spesso è un fenomeno benigno è sempre molto importante segnalarla e valutarla con uno specialista cardiologo”. Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Michele Gulizia, direttore Cardiologia della’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania e presidente della Fondazione per il Tuo cuore-Anmco, facendo il punto su quanto accaduto al giocatore danese Christian Eriksen durante la partita degli Europei di calcio Danimarca-Finlandia.


“Esistono diversi tipi di aritmie cardiache e a giudicare da quanto raccontato e visto sui media Eriksen potrebbe essere stato affetto da una aritmia ventricolare maligna (fibrillazione ventricolare o torsione di punta) con arresto funzionale dell’attività cardiaca, che appunto è stata supplita dal massaggio cardiaco esterno – ipotizza Gulizia – Per scongiurare l’insorgenza di un altro episodio di morte cardiaca improvvisa su base elettrica il calciatore è stato sottoposto alla terapia con impianto di defibrillatore cardiaco in prevenzione secondaria. Suppongo che abbiano ipotizzato l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo che, oltre a proteggerlo da una aritmia ventricolare maligna, in molte nazioni (non in Italia) è compatibile con l’attività sportiva agonistica”.


Le cause delle aritmie – ricorda il cardiologo – possono essere molteplici, tra queste le cardiopatie congenite o acquisite, l’ipertiroidismo, uno stile di vita poco sano con abuso di alcol e droghe, alcuni farmaci, fumo, stress e alimentazione ricca di grassi. Vi sono poi le cardiopatie aritmiche a trasmissione genetica, che possono associarsi ad un alto rischio di morte improvvisa (sindrome del Qt-lungo e S. del Qt corto, sindrome di Brugada, displasia aritmogena del ventricolo destro). È dunque molto importante – conclude – mantenere in buona salute il proprio cuore evitando alcuni fattori di rischio, come ad esempio l’ipertensione o la cardiopatia ischemica che possono scatenare le aritmie, ed è fondamentale avere uno stile di vita sano.


Fonte: Adnkronos Salute

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