Melanoma cutaneo localizzato: le prestazioni dei test di analisi dei profili di espressione genica

Presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center, Weill Medical College of Cornell University e New York-Presbyterian Hospital, degli studiosi hanno valutato sistematicamente le prestazioni dei test prognostici dei profili di espressione genica (GEP, gene expression profile) disponibili in commercio nel predire gli esiti del melanoma cutaneo allo stadio I o II dell’American Joint Committee on Cancer (AJCC).

Per questa revisione sistematica e meta-analisi, i revisori hanno identificato 7 studi di validazione esterna del GEP su 1.450 pazienti affetti dalla patologia.

Secondo i risultati, pubblicati su JAMA dermatology nel 2020, le performance dei test di GEP variavano significativamente in base allo stadio della malattia; inoltre, queste apparivano più efficienti nell’identificare la recidiva nei pazienti con malattia in stadio II rispetto allo stadio I.

In particolare, sono stati evidenziati i dati di due test:

1) DecisionDx-Melanoma

Fra i partecipanti testati con DecisionDx-Melanoma, 623 avevano la malattia al primo stadio (6 risultati veri positivi [TP], 15 falsi negativi, 61 falsi positivi e 541 veri negativi [TN]) e 212 al secondo (59 risultati TP, 13 FN, 78 FP e 62 TN).
Tra quelli con recidiva, il test ne classificava correttamente il 29% allo stadio I e l’82% allo stadio II; tra quelli senza recidiva, il test ne distingueva il 90% e 44%, rispettivamente con la patologia allo stadio I e II.

2) MelaGenix

Dei partecipanti testati con MelaGenix, 88 presentavano la malattia allo stadio I (7 TP, 15 FN, 15 FP e 51 TN) e 245 allo stadio II (59 TP, 19 FN, 95 FP e 72 TN).
Tra i pazienti con recidiva, il test ne identificava esattamente il 32% allo stadio I e il 76% allo stadio II; tra quelli senza recidiva, ne distingueva il 77% al primo e il 43% al secondo stadio.

Alla luce di questi dati si può concludere che la capacità prognostica dei test GEP tra i pazienti con melanoma localizzato varia in base allo stadio AJCC; inoltre, sembrerebbe essere scarsa nell’identificare correttamente la recidiva nei pazienti con malattia in stadio I, suggerendo un potenziale limitato di utilità clinica in questa popolazione di pazienti.

Fonte: JAMA dermatology, 2020

https://jamanetwork.com/journals/jamadermatology/fullarticle/2768747

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