
Obesità aumenta il rischio di disturbi mentali nel corso della vita
Tra le tante co-morbidità associate all’obesità ci sono anche i disturbi mentali. E questo varrebbe per tutte le fasce d’età, […]
I neonati con lesioni alla nascita del plesso brachiale (BPBI) di grado severo sembrerebbero beneficiare di un intervento chirurgico primario del nervo per migliorare la funzionalità. La tempistica dell’intervento, tuttavia, è ancora controversa.
Lo studio TOBI (Treatment and Outcomes of Brachial Plexus Injury) è uno studio prospettico multicentrico con l’obiettivo primario di determinare la tempistica ottimale di questo tipo di intervento chirurgico.
Questo studio ha confrontato i risultati valutati da 18 a 36 mesi dopo la microchirurgia “precoce” (<6 mesi di età) con i risultati della microchirurgia “tardiva” ( >6 mesi di età).
Su 216 pazienti sottoposti a microchirurgia, 118 erano eleggibili all’inclusione perché avevano avuto un innesto nervoso e/o una trasposizione seguito da almeno un esame obiettivo durante l’intervallo da 18 a 36 mesi dopo la microchirurgia ma prima di qualsiasi intervento chirurgico secondario.
I pazienti sono stati raggruppati in base al fatto che l’intervento fosse stato eseguito prima o dopo i 6 mesi di età.
I risultati post-operatori sono stati misurati utilizzando il punteggio AMS (Active Movement Scale) totale e la modifica del punteggio AMS.
Per affrontare la reinnervazione della mano, è stato calcolato un subscore della funzionalità dall’AMS degli elementi della mano e ripetuta l’analisi solo per i soggetti con un grado Narakas di 3 o 4.
L’ipotesi era che la microchirurgia fatta prima dei 6 mesi di età avrebbe portato a risultati clinici migliori rispetto alla microchirurgia eseguita dopo 6 mesi di età.
Ottanta soggetti (68%) hanno avuto un intervento chirurgico precoce (all’età media di 4,2 mesi) e 38 (32%) hanno avuto un intervento chirurgico tardivo (ad un’età media di 10,7 mesi e un’età massima di 22,0 mesi).
I neonati che erano stati sottoposti a un intervento chirurgico precoce presentato all’inizio della vita, avevano avuto lesioni più gravi al basale e avevano avuto punteggi AMS post-operatori significativamente più bassi nell’analisi non aggiustata.
Tuttavia, quando è stata controllata la gravità della lesione, la differenza nei punteggi AMS tra i gruppi di chirurgia precoce e tardiva non era significativa.
Allo stesso modo, quando l’analisi multivariata è stata limitata ai pazienti con una lesione di grado 3 o 4 di Narakas, non c’era alcuna differenza significativa nel subscore AMS post-operatorio della mano tra i gruppi trattati con chirurgia precoce e tardiva.
Questo studio suggerisce che la chirurgia del plesso brachiale all’inizio della prima infanzia (a un’età media di 4,2 mesi) non porta a migliori esiti post-operatori rispetto a quando l’intervento viene eseguito più tardi durante l’infanzia (età media di 10,7 mesi).
Fonte: J Bone Joint Surg Am. 2020