Mini-toracotomia: nel mixoma cardiaco l’intervento si mostra promettente

La mini-toracotomia è un’alternativa promettente per la resezione del mixoma cardiaco, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Chest Surgery.

“Con i recenti progressi nella cardiochirurgia attraverso l’accesso mininvasivo, la mini-toracotomia è emersa come un’eccellente alternativa alla resezione del mixoma cardiaco. Abbiamo voluto analizzare i risultati chirurgici di questo approccio, concentrandoci sull’embolia cerebrale postoperatoria e sulla recidiva tumorale” afferma Changwon Shin, della Pusan National University School of Medicine, Yangsan, Corea, che ha guidato il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno studiato retrospettivamente 64 pazienti sottoposti a resezione del mixoma mediante mini-toracotomia da ottobre 2008 a luglio 2020. Sono state raccolte le caratteristiche del paziente e i dati perioperatori, compresi i risultati della risonanza magnetica di diffusione del cervello (DWI). È stato eseguito un follow-up ecocardiografico a medio termine.

Dei pazienti considerati, 13 (20,3%) avevano una storia di ictus preoperatorio e sette (11,7%) presentavano dispnea con classe funzionale III o IV secondo i criteri della New York Heart Association. I mixomi erano nell’atrio sinistro in 61 casi (95,3%). I tempi medi di bypass cardiopolmonare e di ischemia cardiaca sono stati rispettivamente di 69,0 e 34,1 minuti. La conversione sternotomica non è stata comunque eseguita, e 50 pazienti (78,1%) sono stati estubati in sala operatoria. Non si sono verificati mortalità precoce o ictus clinico postoperatorio. La DWI postoperatoria è stata eseguita in 32 (53%) pazienti, e sette (22%) hanno mostrato embolie cerebrali silenti. Un paziente è stato sottoposto a reintervento per recidiva tumorale durante il periodo di studio; in quel paziente, uno studio genetico ha confermato il complesso di Carney.

“La mini-toracotomia per la resezione del mixoma cardiaco ha mostrato esiti clinici e neurologici accettabili. Nel follow-up ecocardiografico a medio termine è stata dimostrata una resezione affidabile, con poche recidive” concludono gli autori.

Fonte: J Chest Surg. 2022 doi: 10.5090/jcs.22.094.

https://www.jchestsurg.org/journal/view.html?doi=10.5090/jcs.22.094

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