Miscele di resina e valutazione fisica, chimica e biologica

Partendo dal presupposto che i monomeri di metacrilato costituiscano degli approcci affascinanti allo sviluppo di materiali terapeutici, i ricercatori hanno studiato come formulare resine miste con il 2,5 o il 5% in peso di metacrilato 1,3,5,-triacriloilesaidro-1,3,5-triazina (TAT) e sono andati a valutare sia le proprietà fisico-chimiche che quelle biologiche delle resine.


La resina base è formulata mescolando bisfenolo A glicole dimetacrilato e trietileniglicole dimetacrilato attraverso un sistema fotoiniziatore. A questa miscela è stato poi aggiunto TAT a 2,5% o 5% in peso, confrontando queste due miscele con una senza TAT (gruppo controllo). Le resine sono quindi state analizzate per grado di conversione (DC), durezza Knoop (KHN), rammollimento in solvente (ΔKHN), carico di rottura (UTS), angolo di contatto, energia libera superficiale (SFE), attività antibatterica contro la formazione di biofilm di Streptococcus mutans e citotossicità contro i cheratinociti umani.


I dati raccolti non hanno evidenziato alcuna differenza per la DC, ma l’aggiunta di TAT al 5% ha mostrato valori più elevati di KHN e UTS, insieme ad una maggior resistenza all’addolcimento in solvente. Non sono invece state riscontrate differenze statisticamente significative per l’angolo di contatto con l’acqua e SFE.


Tuttavia, è da sottolineare come il gruppo con TAT al 5% abbia presentato una vitalità cellulare inferiore agli altri due, mostrando che maggiore è la concentrazione di TAT, maggiore sarà l’attività antibatterica.


In conclusione, l’aggiunta del 2,5% in peso di TAT è idonea a veicolare attività antibatterica per le resine dentali senza alterarne le proprietà fisico-chimiche o comprometterne l’effetto citotossico e le proprietà promettenti che ne derivano possono ostacolare e prevenire lesioni cariose se incorporate nei materiali dentali opportuni.


Fonte: Journal of Dentistry

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