Monitoraggio Covid. Giù incidenza e ricoveri ma Rt continua a salire

Prosegue la discesa dei casi anche se l’Rt è in salita. L’incidenza scende a 197 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 243 della precedente rilevazione. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono in calo le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è al 1,9% rispetto al 2,1% di sette giorni fa. Calo anche dei pazienti in Area non critica che si attestano al 6,5% rispetto al 7,7 % della scorsa settimana. Sale invece l’indice Rt che si attesta a 0,92 rispetto allo 0,81 della precedente rilevazione. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale curato dall’Iss

Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia. Cala l’incidenza settimanale a livello nazionale: 197 ogni 100.000 abitanti (02/09/2022 -08/09/2022) vs 243 ogni 100.000 abitanti (26/08/2022 -01/09/2022).

Nel periodo 17–30 agosto 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,78-1,04), in aumento rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è stabile e sotto la soglia epidemica: Rt=0,88 (0.84-0.92) vs Rt=0.85 (0,82-0,89) al 23/08/2022.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 1,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 08 settembre ) vs  2,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 01 settembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 6,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 08 settembre) vs 7,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 01 settembre).

Tre Regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, le restanti 18 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Cinque Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza.

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (12% vs 12%). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (51% vs 48%), e in diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (38% vs 40%)

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