
Manifestazioni neurologiche correlate all’infezione COVID-19
Le manifestazioni neurologiche legate alla malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) possono passare in secondo piano rispetto ai sintomi respiratori, ma […]
La prevalenza di diabete mellito di nuova insorgenza è significativa tra i pazienti ricoverati in ospedale con COVID-19. Questo è quanto conclude uno studio pubblicato sull’International Journal of General Medicine, che riferisce anche che i pazienti più anziani sono più inclini alla malattia grave con un alto tasso di mortalità, e che i marcatori infiammatori sono significativamente correlati alla gravità e all’esito di COVID-19.
“COVID-19 aggrava la fisiopatologia sottostante all’iperglicemia negli individui diabetici. Abbiamo cercato di capire come il diabete mellito abbia influenzato la morbilità e la mortalità dei pazienti COVID-19 e l’incidenza del diabete mellito di nuova insorgenza in individui con COVID-19” spiega Aml Ahmed Sayed, Aswan University, Egitto, primo nome dello studio.
I ricercatori hanno condotto uno studio trasversale su 200 persone risultate positive al COVID-19, suddivisi in due gruppi, uno con 143 pazienti con diabete preesistente e uno con 57 pazienti con diabete di nuova insorgenza. Tutti gli individui sono stati sottoposti a esami e indagini, tra cui emocromo completo, urea, creatinina, HBA1c, glicemia a digiuno, postprandiale e casuale, D-dimero, ferritina, proteina C-reattiva, PCR per SARS COV-2 RNA e TAC torace.
Tra i pazienti considerati, 96 (48,0%) erano casi critici, 57 (28,5%) gravi e 47 (23,5%) non gravi. L’incidenza del diabete mellito di nuova insorgenza in pazienti COVID-19 è stato del 28,5% (57 nuovi casi), con un tasso di mortalità del 42,0% (84 casi).Per quanto riguarda il controllo glicemico, gli esperti hanno riscontrato un aumento significativo della glicemia a digiuno nelle persone decedute rispetto a quelle sopravvissute, e hanno visto una differenza di età significativa nei malati critici rispetto a quelli gravi e non gravi, con un alto tasso di mortalità nei pazienti più anziani. I marcatori infiammatori, come ferritina, PCR e D-dimero, erano più elevati nei pazienti critici rispetto a quelli gravi e non gravi.
Int J Gen Med. 2022 Jun 21;15:5729-5740. doi: 10.2147/IJGM.S360160. eCollection 2022.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35761893/