Nei pazienti con diabete di tipo 1 diminuiscono le amputazioni

L’incidenza dell’amputazione e dei più importanti fattori di rischio per la procedura stessa, tra cui la disfunzione renale e l’iperglicemia, è notevolmente migliorata negli ultimi anni per le persone con diabete di tipo 1. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Diabetologia, e diretto da Sara Hallström, del  Sahlgrenska University Hospital e della University of Gothenburg, in Svezia.


“Il nostro scopo era quello di studiare l’incidenza nel tempo delle amputazioni degli arti inferiori e determinare le variabili associate all’aumento del rischio di amputazioni nelle persone con diabete di tipo 1” esordisce Hallström. “Per questo – prosegue –  abbiamo preso da un registro nazionale svedese i dati degli individui con diabete di tipo 1 senza precedente amputazione dal 1 gennaio 1998 e seguiti fino al 2 ottobre 2019”.


Su 46.088 persone con diabete di tipo 1 senza precedente amputazione, 1.519 (3,3%) sono state poi sottoposte ad amputazione. Il follow-up mediano è stato di 12,4 anni. L’incidenza standardizzata per qualsiasi amputazione nel periodo considerato è stata di 2,84 per 1.000 anni-persona nel periodo 1998-2001, ed è scesa a 1,64 per 1.000 anni-persona dal 2017 al 2019. L’incidenza delle amputazioni minori e maggiori ha mostrato un modello simile. Tra i fattori di rischio per l’amputazione, i più frequenti sono stati iperglicemia e disfunzione renale, seguiti da età avanzata, sesso maschile, comorbilità cardiovascolari, fumo e ipertensione. Il controllo glicemico e la funzione renale aggiustati per età e sesso sono migliorati nel tempo insieme alla diminuzione delle amputazioni.


“Questa scoperta ha importanti implicazioni per la qualità della vita, l’economia sanitaria e la prognosi per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, e indica un cambiamento di tendenza nel trattamento del diabete di tipo 1” concludono gli autori.


Fonte: Diabetologia

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