Nei pazienti fragili la terapia ipoglicemizzante tiene conto delle fragilità

I medici considerano l’età e la fragilità quando adattano i regimi di trattamento del diabete per i pazienti dimessi dall’ospedale con diabete di tipo 2 e complicanze correlate, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Fragility & Aging.


“I rischi di un abbassamento intensivo della glicemia possono superare i benefici nelle persone anziane vulnerabili. Abbiamo voluto determinare se l’età, la fragilità o la demenza predicono i tipi di trattamento con cui vengono dimessi i pazienti con diabete di tipo 2 e le complicanze correlate” spiega Stephen Wood, della Monash University di Melbourne, Australia, primo autore dello studio. “In secondo luogo, abbiamo mirato a determinare l’associazione tra precedente ipoglicemia e tipi di trattamento di dimissione” prosegue l’esperto.


I ricercatori hanno studiato 3.067 pazienti di età compresa tra 65 e 99 anni con diabete di tipo 2 e complicanze correlate, dimessi dall’Eastern Health Hospital Network di Melbourne tra il 2012 e il 2016, per valutare l’associazione tra età, fragilità, demenza e ipoglicemia e la prescrizione di farmaci ipoglicemizzanti a base di sola insulina, non insulinici o combinati insulinici e non insulinici rispetto a nessun farmaco.


Farmaci ipoglicemizzanti solamente insulinici, non insulinici, combinati insulinici e non insulinici e nessun farmaco sono stati prescritti rispettivamente al 19%, 39%, 20% e 23% dei pazienti. I pazienti di età superiore a 80 anni avevano meno probabilità rispetto ai pazienti di età compresa tra 65 e 80 anni di ricevere una qualsiasi delle terapie ipoglicemizzanti rispetto a nessun farmaco. Allo stesso modo, punteggi di fragilità alti rispetto a quelli bassi erano associati alla mancata prescrizione di terapie ipoglicemizzanti. Tuttavia, la demenza non era associata alla prescrizione alla dimissioni delle terapie ipoglicemizzanti. I pazienti con un ricovero correlato all’ipoglicemia avevano maggiori probabilità di ricevere la sola insulina rispetto a quelli non ricoverati con ipoglicemia.


Fonte: Journal of Fragility & Aging

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