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Secondo uno studio pubblicato sull’Irish Journal of Medical Science, l’indice trigliceridi/glucosio può essere utilizzato come test opzionale per valutare il controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2.
“È ormai nota una potenziale utilità dell’indice trigliceridi/glucosio (TyG) come opzione efficace per valutare il controllo glicemico; tuttavia, le prove in questo campo sono ancora scarse. Per approfondire l’argomento, abbiamo indagato l’accuratezza diagnostica dell’indice TyG, come opzione alternativa, per rilevare un controllo glicemico inadeguato nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2D)” spiega Luis Simental-Mendía, dell’Instituto Mexicano del Seguro Social, Durango, Messico, autore principale dello studio.
I ricercatori hanno esaminato i dati di uomini e donne di età compresa tra 30 e 60 anni con diagnosi di diabete di tipo 2. I criteri di esclusione erano fumo, assunzione di alcol, gravidanza, diabete di tipo 1, cancro, malattie autoimmuni, infezioni attive, malattie renali e dati incompleti. In base alla concentrazione di emoglobina glicata (HbA1c), i pazienti sono stati assegnati ai gruppi con controllo glicemico ottimale (< 7,0%) o carente (≥ 7,0%). In totale, 129 pazienti sono stati inclusi in questo studio. L’analisi di regressione logistica aggiustata per età, sesso, indice di massa corporea, circonferenza della vita e momento della diagnosi di diabete ha rivelato che l’indice TyG è fortemente associato a un controllo glicemico carente. Il miglior punto di cut-off dell’indice TyG per identificare un controllo glicemico inadeguato era pari a 4,93; a questo punto, infatti, corrispondevano i valori più elevati di sensibilità (80%) e specificità (67%). Inoltre, i valori predittivi positivi e negativi erano del 71% e del 74%, mentre i rapporti di verosimiglianza positivi e negativi erano di 1,68 e 0,41.
Fonte: Ir J Med Sci. 2025
https://link.springer.com/article/10.1007/s11845-025-03893-9
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