Nelle donne con HIV attività delle cellule immunitarie collegata a sintomi psichiatrici

L’attivazione di determinate cellule T sarebbe legata allo sviluppo di depressione e altri sintomi neuropsichiatrici nelle donne con infezione da HIV. È la conclusione cui è arrivato uno studio pubblicato su Brain, Behavior & Immunity – Health da un team della Johns Hopkins University (USA).

Per lo studio, i ricercatori hanno usato un modello statistico con un approccio di apprendimento automatico per esaminare le associazioni tra diversi fenotipi di cellule T e gli outcome psichiatrici nelle donne con HIV, valutando sette domini inclusi apprendimento, memoria, funzionalità di esecuzione e velocità di processare informazioni, oltre che outcome autoriferiti relativi a sintomi di depressione, stress e disturbo da stress post traumatico (PTSD).

Il team ha osservato che i pazienti le cui cellule T CD4+ erano attivate avevano migliore funzionalità a livello di memoria e attenzione, ma quando le cellule T CD4+ si riducevano o diminuiva la loro capacità di uccidere le cellule infettate dal virus dell’HIV, le pazienti non solo avevano difficoltà con memoria e attenzione, ma mostravano anche sintomi di depressione. Lo stesso si verificava con l’attivazione delle cellule T CD8+.

“Capire questo legame offre l’opportunità di sviluppare trattamenti che potrebbero prevenire queste complicanze neuropsichiatriche”, ha spiegato il co-autore della ricerca, Yanxun Xu, secondo il quale, questo aspetto “è importante perché l’HIV è considerata, ormai, un’infezione cronica e la gestione è focalizzata sul lungo termine”.

Fonte: Brain, Behavior; & Immunity – Health 2022

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2666354622000886?via%3Dihub

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