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Un articolo pubblicato su Nature ha evidenziato l’importanza di descrivere i valori di saturazione renale regionale di ossigeno (RrSO 2) durante la prima settimana di vita per neonati pretermine nati a <32 settimane di età gestazionale (GA).
Attualmente il parto prematuro è ancora un grave problema di salute pubblica e studi a lungo termine su adulti di età compresa tra 40 e 50 anni nati prematuramente mostrano un rischio da due a tre volte maggiore di malattia renale cronica (CKD); i neonati prematuri, infatti, hanno una ridotta dotazione di nefroni, un’aumentata esposizione ai farmaci nefrotossici e un aumento del danno renale acuto (AKI) rispetto ai neonati a termine. Pertanto, risulta necessario un metodo per monitorare la salute e la funzione renale in modo non invasivo che sia capace di rilevare in modo più efficace i cambiamenti e le alterazioni improvvise per proteggere i nefroni e ridurre il rischio a lungo termine di CKD.
A questo proposito, il monitoraggio dell’ossigenazione dei tessuti somatici con la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIRS) è sempre più utilizzato nei neonati e sembra essere una strategia utile, così come la misurazione non invasiva della saturazione regionale renale di ossigeno (RrSO2) – fattibile nei neonati pretermine. Tuttavia, i normali cambiamenti in RrSO2 nei neonati pretermine a diverse età gestazionali (GA) nella prima settimana non sono stati ben descritti.
I valori di RrSO 2 registrati durante la prima settimana di vita utilizzando la spettroscopia nel vicino infrarosso sono stati analizzati retrospettivamente in uno studio di coorte su neonati pretermine senza anomalie congenite note del rene.
È stata inclusa una coorte di 109 neonati con un GA mediano di 26,9 settimane e una mediana di 120 ore di monitoraggio continuo di RrSO2. Le tendenze adattate separatamente in RrSO2 non differivano tra i centri di riferimento e hanno dimostrato una diminuzione coerente di RrSO 2 di 20 punti durante le prime 60 h di vita, seguita da una stabilizzazione di RrSO 2 in seguito. Le tendenze di base di RrSO 2 sono aumentate di 2,1 punti percentuali per ogni settimana GA aggiuntiva tra le 24 e le 32 settimane GA.
Quindi, nonostante le differenze nei valori di RrSO 2 aggiustati tra i siti, i profili nel tempo sono coerenti, consentendo la determinazione delle traiettorie di RrSO 2 nei neonati pretermine. Questo modello previsto di cambiamenti di RrSO 2 nella prima settimana può aiutare a guidare le indagini e gli interventi futuri per identificare e ridurre il danno renale nel neonato pretermine.
Fonte: Pediatric Research – https://doi.org/10.1038/s41390-022-02036-5
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