Nuova luce sull’artrite di Lyme

La malattia di Lyme è di solito trasmessa da zecche che sono state infettate dal batterio Borrelia burgdorferi. Una possibile complicanza è l’artrite legata a questa patologia. Adesso una nuova ricerca ha scoperto come Borrelia burgdorferi provoca l’infiammazione.


Quasi tutti i batteri, compreso quello che causa la malattia di Lyme, costruisce una sorta di rete (chiamato peptidoglicano) per proteggere l’interno delle cellule. Nel 2019, questo componente della parete cellulare persistente del batterio Borrelia burgdorferi è stato identificato come probabile colpevole dell’infiammazione e dell’artrite di Lyme, il più comune sintomo in fase avanzata della malattia.


Ora un recente studio ha scoperto una proteina associata al peptidoglicano di Borrelia burgdorferi che amplifica l’infiammazione in pazienti con artrite di Lyme attaccando il sistema immunitario dei pazienti.


I ricercatori hanno infatti individuato la proteina NapA (Neutrophil Attracting Protein A), in grado di orientare cellule immunitarie, chiamate neutrofili, verso il peptidoglicano infiammatorio.


NapA sembra svolgere un ruolo fondamentale nella vita quotidiana dei batteri, trasformandosi in una proteina subdola in grado di ingannare il nostro sistema immunitario. Secondo i ricercatori il meccanismo funziona così: all’inizio dell’infezione, quando i batteri stanno morendo, rilasciano NapA che agisce come un’esca per attirare le cellule immunitarie e permettere ai batteri vitali di fuggire e causare la malattia. Nelle fasi successive, può agire per attirare le cellule immunitarie al peptidoglicano, causando infiammazione e artrite.


Grazie a questa scoperta, i ricercatori sperano di poter migliorare i test diagnostici e il trattamento della malattia di Lyme.


Fonte: Plos Pathogens

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