
Modulare il microbiota può avere effetti benefici sulla malattia di Crohn
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Le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson e la Sla colpiscono milioni di adulti, ma gli scienziati non sanno ancora cosa causi queste malattie, fatto che rappresenta un ostacolo significativo allo sviluppo di trattamenti o misure preventive.
Una recente ricerca suggerisce che le persone con queste condizioni mostrano cambiamenti nella composizione batterica del loro tratto digestivo. Tuttavia, data la vasta diversità di microbi trovati nel corpo umano, identificare quali batteri possano essere associati con la neurodegenerazione è come trovare un ago in un pagliaio.
Alla ricerca di quel proverbiale ago, alcuni scienziati hanno provato in un luogo inaspettato: il tratto digestivo di un piccolo verme traslucido chiamato Caenorhabditis elegans.
Una nuova ricerca stabilisce, per la prima volta, un legame tra specifiche specie di batteri e manifestazioni fisiche di malattie neurodegenerative. I ricercatori hanno inoltre scoperto che altri batteri producono composti che contrastano questi batteri “cattivi”. Studi recenti hanno dimostrato che i pazienti con il Parkinson e l’Alzheimer sono carenti di questi batteri ‘buoni’, quindi i risultati dello studio possono aiutare a spiegare questa connessione e aprire un’area di studio futuro.
Fonte: Plos Pathogens
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