Pakistan, il Covid ha impattato pesantemente sui servizi di epatite virale

In Pakistan ci sono più di 15 milioni di persone infettate dal virus dell’epatite B (Hbv) e dal virus dell’epatite C (Hcv). Attualmente, il programma di prevenzione e trattamento dell’epatite e altre iniziative finanziate dal governo forniscono cure gratuite per l’epatite virale in tutto il Paese. Un gruppo di ricercatori ha studiato l’effetto della pandemia di Covid-19 sui servizi di epatite virale nel Paese.


Da gennaio a giugno 2020, il numero di pazienti con Hbv e Hcv visti mensilmente nelle cliniche distrettuali per le epatiti è diminuito sostanzialmente. A gennaio 2020, quando non erano ancora stati segnalati casi di Covid-19, venivano visti in media 45 nuovi pazienti con Hbv in ogni clinica distrettuale per le epatiti. A giugno 2020, la cifra era scesa dell’84% a una media di sette nuovi pazienti con Hbv per ciascuna clinica. Allo stesso modo, il numero medio di pazienti con Hbv che hanno partecipato al follow-up in ogni clinica distrettuale è diminuito del 67% da gennaio a giugno 2020.


Un calo impressionante è stato osservato anche nel numero di pazienti con Hcv. Una media di 148 nuovi pazienti con Hcv è stata registrata in ogni clinica durante gennaio 2020, ma il numero è diminuito del 66%, arrivando a una media di 51 nuovi pazienti con Hcv a giugno 2020. Un calo del 74% è stato riportato nel numero medio di pazienti con Hcv che hanno partecipato al follow-up in ogni clinica distrettuale dell’epatite da gennaio a giugno 2020. È stata anche osservata una notevole riduzione del numero di pazienti nuovi o noti con Hbv o Hcv nel 2020 rispetto al 2019.


L’introduzione della telemedicina durante la pandemia potrebbe aver contribuito a queste diminuzioni, ma il suo uso è stato principalmente per facilitare la diffusione di informazioni sulla disponibilità di medicinali e per informare sull’aggiustamento della dose per alcuni pazienti. Tutti i rappresentanti delle cliniche concordano sul fatto che la cura dei pazienti affetti da epatite è stata influenzata e interrotta durante la pandemia di Covid-19, anche se nessuna di queste cliniche ha avuto carenze di personale. In particolare, il servizio di vaccinazione è stato interrotto in tutte le cliniche nella provincia del Punjab a causa di una fornitura inadeguata di vaccini.


Inoltre, i test Pcr per la diagnosi di epatite virale sono stati interrotti perché i laboratori avevano riservato questi al Covid. Anche il monitoraggio di routine dei pazienti con epatite virale attraverso test di laboratorio ne ha risentito perché i laboratori hanno dato la priorità ai pazienti con Covid-19.


Si stima che ogni giorno in Pakistan muoiano 325 persone a causa dell’epatite virale e ci sono stati 153 decessi confermati a causa del Covid durante il picco di casi in giugno. La provincia del Punjab aveva già ricevuto supporto tecnico dall’Oms per limitare il crescente numero di casi di epatite virale prima della comparsa del Covid. Ciononostante, a causa della necessità di uno stretto isolamento, le frontiere del Paese sono state chiuse, il che ha ridotto ulteriormente la disponibilità di terapie antivirali. Nell’aprile del 2020, il Pakistan stava affrontando una grave carenza di medicinali, compresi i vaccini per l’epatite virale.


Per eliminare l’epatite virale nel Paese, è necessario un massiccio stanziamento di risorse, tra cui il raddoppio della capacità di screening, il controllo dei gruppi ad alto rischio e la fornitura di farmaci e vaccini. Tuttavia, soddisfare queste raccomandazioni richiederebbe il 9% della spesa sanitaria totale del Pakistan. La pandemia di Covid-19 ha portato a sfide più ardue per l’eliminazione dell’epatite virale in Pakistan. Per gli autori, sono necessari sforzi rigorosi e innovativi da parte delle autorità sanitarie per garantire la sostenibilità dei servizi di cura dell’epatite nel Paese.


Fonte: Lancet Gastroenterology&Hepatology

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