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Tumori tra persone con HIV sottotrattati rispetto alla popolazione generale
I tumori tra le persone con HIV hanno outcome sfavorevoli più che nella popolazione generale, in parte anche a causa […]
Pazienti oncologici e infezioni associate a chemioterapia: revisione
La chemioterapia rappresenta uno dei trattamenti più efficaci per curare i pazienti oncologici ma comporta effetti avversi che contribuiscono all’insorgenza di infezioni.
Per questo motivo sono necessarie conoscenze aggiornate per offrire le migliori cure ai pazienti.
Un team di esperti ha condotto una revisione narrativa basata sulla ricerca di articoli in cinque database (PubMed, LILACS, Research Gate, Google Scholar e SciELO) utilizzando come parole chiave “trattamenti dei tumori maligni”, “chemioterapia”, “neutropenia febbrile”, “infezioni opportunistiche del cancro”, “chemioterapia e neutropenia febbrile”, “cancro e infezioni ospedaliere”, “immunosoppressione e pazienti oncologici”.
Per l’indagine non sono stati applicati filtri ma sono stati selezionati lavori pubblicati preferibilmente negli ultimi cinque anni.
Quasi tutti i microrganismi possono causare infezioni nei pazienti oncologici, compresi gli agenti colonizzatori e il microbiota normale.
Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella spp., Staphylococcus spp. e Streptococcus spp. sono comunque i batteri coinvolti con maggior frequenza.
I virus possono essere sottorappresentati perché sono necessarie sofisticate tecniche molecolari per identificarli.
Le infezioni del sangue e quelle ad esse associate sono tra le più frequenti a causa dei dispositivi che vengono costantemente utilizzati per somministrare i farmaci.
Inoltre, la terapia con antibiotici seleziona microrganismi resistenti con conseguente ritardo o addirittura fallimento del trattamento.
I protocolli per un’efficace prevenzione e controllo di queste malattie devono coinvolgere il personale di cucina, gli inservienti, gli infermieri, i medici, gli stessi pazienti e i loro familiari.
Le infezioni del sangue causate da batteri che presentano una maggiore resistenza verso diversi antimicrobici rappresentano la principale preoccupazione per i pazienti oncologici e le azioni preventive ed educative devono essere intraprese da team multidisciplinari al fine di ottenere la migliore assistenza possibile per i malati.
Fonte: J Infect Dev Ctries. 2022
https://jidc.org/index.php/journal/article/view/36753643
