
Nuovi trattamenti basati su meccanismi per l’ansia pediatrica e i disturbi depressivi
L’ansia e i disturbi depressivi in età pediatrica sono molto comuni e possono rappresentare ostacoli significativi. Inoltre, spesso, questi problemi […]
E’ stato condotto uno studio con lo scopo di analizzare gli effetti delle procedure di decontaminazione delle superfici degli impianti combinate con il trattamento ricostruttivo chirurgico (RST) delle peri-implantiti sui livelli di espressione genica di biomarcatori selezionati nel fluido crevicolare peri-impianto (PICF).
Sono stati presi in considerazione 40 pazienti con diagnosi di peri-implantite trattati con RST e decontaminazione con soluzione salina sterile ed ozonoterapia oppure con sola soluzione salina.
Entrambi i metodi di decontaminazione hanno portato all’inibizione dell’espressione di determinati geni.
Il gruppo trattato con ozono ha dimostrato un livello di adesione clinica (CAL) e di otturazione radiologica dei difetti (DF) significativamente superiore rispetto a quanto riscontrato nei soggetti di controllo.
La riduzione dei livelli di sclerostina (SOST) risulta significativamente correlata alla riduzione della profondità di sondaggio e al DF radiografico. Le procedure di decontaminazione delle superfici degli impianti applicate con RST dunque contribuiscono ad una significativa riduzione nella risposta immuno-infiammatoria. L’uso addizionale di ozonoterapia potrebbe avere effetti favorevoli nei regimi anti-infettivi delle terapie delle peri-implantiti.
La SOST, di cui è stata osservata la significativa correlazione con gli esiti clinici e radiografici, potrebbe costituire un valido indicatore della progressione della peri-implantite, e potrebbe aiutare nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche per l’accumulo osseo nell’ambito dell’RST per le peri-implantiti.
Fonte: Odontology online 2020
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