Poliossometallati: futura cura per malattie infettive, tumori e Alzheimer?

I poliossometallati (POM) sono ossidi metallici inorganici e hanno già dimostrato, in diversi studi, effetti biologici incoraggianti contro i tumori, le malattie infettive e la malattia di Alzheimer. Il rilevamento di alcuni effetti avversi rende però più complicato il loro utilizzo in clinica.

Per ovviare a questi inconvenienti, sono stati sviluppati alcuni composti ibridi inorganici-organici basati su POM e strutture nanocomposite, che, a differenza dei poliossometallati originali, presentano una migliore efficacia ed effetti collaterali ridotti.

Un team di ricercatori ha condotto una revisione sistematica relativa ai settori di utilizzo dei POM e agli effetti collaterali correlati al loro impiego. Gli esperti analizzano i meccanismi di azione di queste sostanze e propongono inoltre alcune ipotesi di sviluppo per evitare gli effetti indesiderati.

Attualmente lo sviluppo dei POM può essere considerato ancora allo stato iniziale e le ricerche in corso sono finalizzate alla scoperta di prodotti con tossicità bassa e migliore effetto terapeutico. Lavorando in questa direzione, la coniugazione di molecole organiche o di metalli bioattivi con la struttura nucleare e di sostegno dei POM è una delle strade intraprese dagli scienziati per raggiungere questi obiettivi.

Gli Autori ritengono che le sperimentazioni che verranno condotte in futuro saranno focalizzate sulla progettazione e sulla produzione di ibridi POM sempre più sofisticati per migliorare l’attività biologica e ridurre gli effetti avversi.

Se questo traguardo verrà raggiunto, i poliossometallati potrebbero diventare uno strumento terapeutico innovativo in grado di contrastare efficacemente neoplasie maligne, patologie infettive, sia di natura virale che batterica, e la malattia di Alzheimer.

Fonte: J Biol Inorg Chem. 2022

https://link.springer.com/article/10.1007/s00775-022-01942-7

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