IBD, identificati fattori di rischio che rendono suscettibili a condizioni extraintestinali
Un team del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, guidato da Michelle Khrom, ha identificato i fattori di rischio che […]
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, esiste una leggera variazione stagionale nella presentazione delle ulcere peptiche perforate, con una maggiore incidenza nei mesi invernali e primaverili. In particolare, il mese di aprile ha mostrato il picco di incidenza.
“L’ulcera peptica perforata (PUD) è una delle cause più comuni di peritonite acuta, e presenta mortalità e morbilità significative. Diversi studi precedenti hanno riportato una variazione stagionale nella presentazione dei pazienti con ulcere perforate, e noi abbiamo voluto verificare questa variabilità in un ospedale distrettuale per acuti dell’Irlanda del Nord” spiega Bakhat Yawar, del Western Trust Health & Social Care Jobs in Northern Ireland (HSCNI) (Altnagelvin Area Hospital), primo nome dello studio.
I ricercatori hanno studiato pazienti con ulcera peptica perforata che si sono presentati al pronto soccorso dell’Altnagelvin Area Hospital tra il 2015 e il 2020. Sono stati raccolte informazioni sui dati demografici dei pazienti, sulla presentazione clinica, sulle indagini, sulla gestione e sugli esiti.
Un totale di 50 pazienti si è presentato con ulcera peptica perforata, e il rapporto maschi-femmine era di circa 3:2. I picchi sono stati notati in primavera e in inverno; infatti, aprile è stato il mese più comune per la presentazione seguito da dicembre. Il fumo era il fattore di rischio più comune seguito dall’abuso di alcol. Tra i pazienti, 14 (28%) erano molto fragili o presentavano perforazioni contenute e sono stati gestiti in modo conservativo. Sono stati registrati tre decessi (6%), e 13 pazienti (26%) hanno avuto necessità di essere ricoverati in terapia intensiva.
Fonte: Cureus. 2021