Ricerca: presidente Lincei, ‘fuga cervelli per mancati fondi, -20% prof e scienziati’

‘Spesa per R&S all’1,39% del Pil nel 2018, forte impatto su risorse umane’ che si traduce in ‘sperpero di denaro pubblico’

“Nel 2015 la spesa totale in ricerca e sviluppo rappresentava l’1,34% del Pil, lontano dal 3% del Pil entro il 2020 stabilito nella strategia di Lisbona. Sebbene sia aumentato fino all’1,39% del Pil nel 2018, il divario con la media dell’Ue si è ulteriormente ampliato, come riconosciuto anche nel Pnrr”. E’ stato il presidente dell’Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli, a rilanciare sulla necessità di fondi per la ricerca italiana nella sua Relazione per l’inaugurazione del nuovo Anno accademico linceo 2021-2022.


“Ciò ha avuto un forte impatto sulle risorse umane, soprattutto - ha sottolineato – a livello universitario, dove il numero di professori e ricercatori a tempo indeterminato è diminuito del 20% tra il 2009 e il 2016 (da 60.882 a 48.878 unità)”.


Il filologo oggi alla guida dell’Accademia dei Lincei ha rilevato inoltre che “la fuga dei nostri ricercatori rappresenta uno sperpero del denaro pubblico, come riconosciuto anche nel Pnrr, indice di una rinuncia ad un modello di sviluppo competitivo, possibile soltanto attraverso un alto livello della scolarizzazione e della ricerca”.

Fonte: Adnkronos Salute

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