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Uno studio americano pubblicato di recente dalla rivista JAMA Neurology valuta l’associazione tra l’influenza e altre infezioni e l’insorgenza, almeno 10 anni dopo, della malattia di Parkinson.
Gli autori hanno utilizzato i dati dal 1977 al 2016 del Registro nazionale danese. Tutti gli individui con malattia di Parkinson, esclusi quelli con parkinsonismo indotto da farmaci, sono stati inclusi e abbinati a 5 controlli di popolazione per sesso, età e data della diagnosi di Parkinson. I dati sono stati analizzati da dicembre 2019 a settembre 2021.
Di 61.626 individui inclusi nell’analisi, 23.826 (il 38,7%) erano donne e 53.202 (l’86,3%) avevano più di 60 anni. Sono stati identificati un totale di 10.271 individui con malattia di Parkinson e 51.355 controlli. L’influenza diagnosticata in qualsiasi momento durante un anno solare è stata associata alla malattia di Parkinson più di 10 anni dopo.
Gli autori non hanno trovato evidenze di un’associazione con alcun tipo di infezione che si era verificata più di 10 anni prima della malattia di Parkinson. Diverse infezioni specifiche hanno prodotto maggiori probabilità di malattia di Parkinson entro 5 anni dall’infezione, ma non vi era associazione se l’esposizione si era verificata più di 10 anni prima.
Secondo gli autori potrebbe quindi esserci un’associazione, che non dimostra un legame causa-effetto, tra l’influenza e una diagnosi di malattia di Parkinson più di 10 anni dopo l’infezione.
Fonte: JAMA Neurology
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