
Tecnica e applicazioni cliniche della biopsia liquida nell’ambito del carcinoma uroteliale
Il carcinoma uroteliale (CU) comprende varie forme tra le quali il cancro uroteliale della vescica e il carcinoma uroteliale del […]
I ricercatori dell’Institute of Cancer Research di Londra hanno analizzato i rischi di disturbi della tiroide in 237 partecipanti di sesso femminile trattati presso il Royal Marsden Hospital tra il 1970 e il 2015. Sono state intraprese analisi multivariabili del rischio in base al trattamento e ai fattori correlati al tempo, analisi di sopravvivenza e modelli di regressione di Cox. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Leukemia and Lymphoma.
Complessivamente, il 33,8% dei pazienti ha riportato disturbi della tiroide (ipotiroidismo 30% e noduli tiroidei 6,8%). La prevalenza cumulativa era del 42,9% entro 40 anni di follow-up. I rischi erano maggiori dopo la radioterapia sopradiaframmatica e l’aumento della dose. Gli autori non hanno rilevato associazioni con un particolare agente chemioterapico. I rischi di malattie della tiroide erano maggiori dopo il trattamento e dopo la radioterapia sia per i pazienti adulti che pediatrici.
Fonte: Risk of thyroid disorders in adult and childhood Hodgkin lymphoma survivors 40 years after treatment. https://doi.org/10.1080/10428194.2021.1999445