Sanità: Speranza, ‘cure a casa chiave riforma, superare tetto personale’

“La prossimità per me è la parola chiave della riforma che verrà avviata con il Pnrr. Un Servizio sanitario nazionale che va dalle persone e non che deve essere inseguito dal cittadino. E la casa deve diventare il primo luogo di cura. Mettiamo in campo 4 miliardi proprio con questo obiettivo. I numeri dell’Italia sull’assistenza domiciliare possono essere migliorati. Vogliamo diventare il primo Paese d’Europa per assistenza domiciliare alle persone sopra i 65 anni, arrivare al 10% passando in poco tempo da due punti sotto la media Ocse a 4 sopra”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza aprendo il seminario ‘La casa come primo luogo di cura del cittadino. L’accreditamento delle cure palliative e delle Reti di cure palliative’. “E’ chiaro che per fare questo – sottolinea – dobbiamo mettere in campo processi di riforma significativi, un rafforzamento della nostra rete di assistenza domiciliare, e un intervento sulla grande questione sistemica del personale. Faccio riferimento in particolare alla questione dei tetti. Penso che si debba superare il modello” attuale che è “figlio di una stagione che non c’è più”.


Le risorse sono solo il punto di partenza, ha evidenziato il ministro: dopo che “l’Europa ha capito che c’era bisogno di un segnale molto forte”, ora “noi abbiamo 20 miliardi a disposizione del nostro Ssn che si sommano alle risorse ordinarie” e ad esse “si legano e connettono”. Perché ai progetti che verranno lanciati con i fondi messi in campo dal Pnrr “dovremo dare continuità proprio con la crescita permanente dei fondi per il Ssn”, ha sottolineato Speranza ricordando che “in legge di bilancio ci sono 124 mld per il Ssn e ci impegniamo ad arrivare a 126 nel 2023 e a 128 nel 2024”, con un “salto” che “non si era mai visto”. Oggi, ha assicurato il ministro, “ci sono le condizioni per aprire un tempo nuovo. La stagione dei tagli è alle spalle”.


Ma servono “scelte strategiche” e un “Patto Paese”. Risorse e riforme insieme sono la leva “per migliorare la qualità del Ssn”. E la prossimità è la chiave. Per raggiungere gli obiettivi si dovrà passare da riforme. Una delle questioni da affrontare è quella del personale. “Il tetto per me più complicato e difficile, e che più ci ha fatto male, è proprio questo tetto sul personale che stiamo provando gradualmente a superare. In legge di bilancio facciamo una scelta marcata, un primo formale passo avanti dicendo che le assunzioni saranno fuori da questo tetto di spesa. Ma è un primo passo e in questa direzione bisognerà andare”.


Fonte: Adnkronos Salute

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