
Unicef a COP28: 1 miliardo di bambini a rischio per il cambiamento climatico
nostro successo o fallimento nel rispondere alla crisi climatica sarà valutato su due numeri: mantenere il limite di […]
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa, caratterizzata da una progressiva degenerazione dei motoneuroni superiori e inferiori, che colpisce il sistema motorio e che si manifesta solitamente in età adulta. Uno degli aspetti che ha attirato l’attenzione nella ricerca è la relazione della SLA con i disturbi dell’omeostasi energetica che si manifestano precocemente durante il suo decorso. Un team di ricercatori ha passato in rassegna gli studi più recenti che mettono in evidenza il ruolo fondamentale del metabolismo energetico nella SLA con focus particolare sulla sua potenziale rilevanza in ambito clinico.
In effetti, l’alterazione di diverse vie metaboliche contribuisce all’eterogeneità dei sintomi osservati nella sclerosi laterale amiotrofica.
Ricerche recenti hanno dimostrato che specifiche mutazioni associate alla SLA influenzano in modo selettivo queste vie metaboliche e, sorprendentemente, sempre più studi indicano un coinvolgimento precoce dell’omeostasi energetica alterata nella patogenesi della malattia, addirittura prima della comparsa delle manifestazioni evidenti. I progressi nella metabolomica hanno fornito strumenti preziosi per indagare le vie metaboliche alterate, per testare il loro potenziale terapeutico e per sviluppare una medicina personalizzata. È importante notare che, sia recenti studi preclinici, sia sperimentazioni cliniche, hanno dimostrato che il bersaglio del metabolismo energetico è un approccio di cura promettente.
Fonte: Curr Opin Neurol. 2023