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I pazienti con sclerosi multipla recidivante e progressione della disabilità indipendente dall’attività di ricaduta mostrano un’atrofia cerebrale accelerata, specialmente nella corteccia cerebrale. Lo dimostra uno studio pubblicato di recente dalla rivista JAMA Neurology. I risultati indicano la necessità di riconoscere le manifestazioni insidiose della disabilità indipendente dall’attività di ricaduta nella pratica clinica e di valutare ulteriormente le strategie di trattamento per i pazienti con disabilità indipendente dall’attività di ricaduta negli studi clinici.
Nello studio di coorte, osservazionale, longitudinale, con follow-up mediano (IQR) di 3,2 anni (2,0-4,9), i dati sono stati acquisiti da gennaio 2012 a settembre 2019 in un consorzio di ospedali di riferimento universitari e non universitari. I pazienti sono stati inclusi se avevano un follow-up clinico regolare e almeno 2 scansioni di risonanza magnetica cerebrale (MRI) adatte per l’analisi volumetrica. I dati sono stati analizzati tra gennaio 2020 e marzo 2021. In base all’evoluzione clinica durante l’intera osservazione, i pazienti sono stati classificati come quelli che presentavano (1) solo attività di ricaduta, (2) solo episodi di disabilità indipendente dall’attività di ricaduta, (3) attività mista o (4) stabilità clinica.
Gli autori hanno analizzato 1.904 scansioni di risonanza magnetica di 516 pazienti con sclerosi multipla recidivante (il 67,4% era composto da donne, l’età media era di 41,4 anni, punteggio mediano [IQR] Expanded Disability Status Scale, 2,0 [1,5-3,0]). Le scansioni di qualità insufficiente sono state escluse (n = 19).
L’attività infiammatoria radiologica era associata a un aumento dei tassi di atrofia in diversi compartimenti cerebrali, mentre un aumento del tasso di recidiva annualizzato era collegato alla perdita accelerata di volume della materia grigia profonda. Rispetto ai pazienti clinicamente stabili, i pazienti con disabilità indipendente dall’attività di ricaduta hanno avuto un aumento del tasso di perdita di volume cerebrale (MD-APC, -0,36; IC 95%, da -0,60 a -0,12; P = .02), principalmente a causa della perdita di materia grigia al livello della corteccia cerebrale. I pazienti con recidiva presentavano un’aumentata atrofia dell’intero cervello (MD-APC, -0,18; IC 95%, da -0,34 a -0,02; P = .04) rispetto ai pazienti clinicamente stabili, con perdita accelerata di materia grigia profonda e della corteccia. Non sono state misurate differenze nei tassi di atrofia cerebrale tra i pazienti con disabilità indipendente dall’attività di ricaduta e quelli che presentavano attività di ricaduta.
Fonte: Cagol A, Schaedelin S, Barakovic M, et al. Association of Brain Atrophy With Disease Progression Independent of Relapse Activity in Patients With Relapsing Multiple Sclerosis. JAMA Neurol. Published online May 16, 2022. doi:10.1001/jamaneurol.2022.1025
(https://jamanetwork.com/journals/jamaneurology/fullarticle/2792415)