Sorveglianza del carcinoma epatocellulare: l’elevata sensibilità GALAD

Attualmente la maggior parte dei pazienti con carcinoma epatocellulare (HCC) ricevono una diagnosi già in fase avanzata, evidenziando sempre più la necessità di un test di sorveglianza più accurato. Infatti, sebbene gli studi caso-controllo di fase II sui biomarcatori per la diagnosi precoce dell’HCC abbiano presentato dati promettenti, la valutazione negli studi di coorte è fondamentale prima dell’adozione pratica.


Gli esperti hanno perciò sfruttato una coorte prospettica di pazienti con cirrosi Child Pugh A o B, seguiti fino all’insorgenza di HCC, all’operazione per trapianto di fegato, morte o perdita al follow-up. Sono stati utilizzati dei progetti di raccolta prospettica di campioni, valutazione retrospettiva in cieco (PRoBE) dei biomarcatori di GALAD, punteggio GALAD longitudinale e l’algoritmo HES – rispetto all’alfa fetoproteina (AFP) – utilizzando quindi la sensibilità a livello del paziente e la specificità a livello di screening.


All’interno del campione, composto da 397 pazienti affetti da cirrosi, 42 soggetti hanno sviluppato HCC in una mediana di 2,0 anni e in questo caso GALAD longitudinale ha ottenuto una statistica-c più elevata per il rilevamento dell’HCC rispetto a GALAD single-timepoint, AFP e HES.


Quando la specificità è stata fissata al 90%, la sensibilità per l’HCC del GALAD single-timepoint e longitudinale era rispettivamente del 54,8% e del 66,7%, mentre per l’AFP era del 40,5%. La sensibilità per il rilevamento dell’HCC era più alta quando limitata ai pazienti con valutazione dei biomarcatori entro 6 mesi prima della diagnosi di HCC, con le sensibilità più elevate osservate rispettivamente per il singolo punto temporale e GALAD longitudinale. Inoltre, le sensibilità di GALAD single-timepoint e GALAD longitudinale per l’HCC in fase iniziale sono state rispettivamente del 53,8% e del 69,2%.


I dati raccolti dimostrano come GALAD presenti un’elevata sensibilità per il rilevamento dell’HCC in una coorte di pazienti con cirrosi, rendendolo una prima tappa indispensabile per l’adozione pratica di un test di rilevamento del carcinoma epatocellulare in fase iniziale.


Fonte: Hepatology

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