G7 Salute al via. Schillaci: “Riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società”
L'obiettivo comune è riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società". Così il ministro della […]
I processi infiammatori rappresentano una componente fondamentale nei disturbi dell’umore e la loro intensificazione è spesso associata allo stress. Si ritiene, infatti, che lo stress agisca come un catalizzatore della flogosi soprattutto attraverso la trasmissione noradrenergica, sia a livello periferico che centrale. Nei soggetti sani, l’organismo riesce a contrastare questi effetti pro-infiammatori grazie alla risposta dei glucocorticoidi, anch’essi attivati dallo stress, tuttavia, nei casi di stress cronico, questa risposta benefica viene compromessa consentendo all’infiammazione di proliferare in modo incontrollato.
I meccanismi che sottendono la resistenza ai glucocorticoidi sono ben documentati, ma la comprensione precisa dei circuiti neurali e dei meccanismi molecolari, attraverso i quali lo stress aumenta l’infiammazione, rimane un settore il cui studio è ancora in evoluzione. In questa rassegna narrativa, sono sintetizzate le principali modalità attraverso le quali lo stress cronico può intensificare l’infiammazione con lo scopo di favorire la comprensione dell’insorgenza e dello sviluppo dei disturbi dell’umore legati alle condizioni di eccessivo e continuo logorio. Particolare attenzione è dedicata ai substrati neurali e ai meccanismi molecolari, in particolare quelli regolati dalla segnalazione noradrenergica, che giocano un ruolo chiave nell’accentuare i processi flogistici negli individui sottoposti a stress prolungato.
Gli Autori valutano anche le lacune attuali presenti nella comprensione della comunicazione tra il sistema nervoso e il sistema immunitario durante lo stress, formulando alcune considerazioni cruciali per le future strategie terapeutiche.
Fonte : Front Psychiatry. 2023
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2023.1240783/full
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