Terapia del cancro dell’esofago: vantaggi dei mezzi di valutazione dell’infiammazione e della nutrizione

Nella classifica dei tumori maligni, quello dell’esofago occupa l’ottavo posto e rappresenta la sesta causa di morte per neoplasie maligne in tutto il mondo. La resezione chirurgica e il trattamento adiuvante perioperatorio costituiscono la terapia standard per il cancro esofageo operabile. Sebbene il tasso di sopravvivenza dopo l’intervento chirurgico e il trattamento adiuvante sia in graduale aumento, quasi la metà dei pazienti sviluppa una recidiva dopo la cura.

L’iter di gestione multidisciplinare del tumore dell’esofago comporta cambiamenti nutrizionali e dello stato infiammatorio. Studi recenti hanno dimostrato che tali variazioni nel corso del trattamento sono in grado di influenzare gli esiti oncologici a breve e a lungo termine.

Per questi motivi, pertanto, la valutazione dello stato di nutrizione e di quello infiammatorio durante la cura del tumore è necessaria per ottimizzare la strategia terapeutica dei pazienti affetti da questa malattia. 

Infatti, se i malati riescono a mantenere sotto controllo questi due aspetti, diventa possibile selezionare i trattamenti più opportuni per la loro condizione.

Sono state sviluppate diverse tipologie di strumenti di valutazione della nutrizione e dell’infiammazione, per quanto riguarda il tumore dell’esofago, e ognuno di questi presenta caratteristiche cliniche proprie che devono essere comprese prima di essere applicate nella pratica clinica.

Un team di esperti ha passato in rassegna e sintetizzato lo stato attuale e le prospettive future dell’utilizzo delle metodiche messe in atto per la valutazione della nutrizione e dell’infiammazione nelle persone colpite da neoplasie maligne dell’esofago.

Fonte: Aoyama T, et al. In Vivo. 2023 Jan-Feb;37(1):22-3 In Vivo 2023

https://iv.iiarjournals.org/content/37/1/22

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