Cancro. Ocse: 11 nuovi casi al minuto e causa di una morte su 4. Bene Italia per sopravvivenza a 5 anni, ma sotto media per screening
Ogni minuto, nei paesi Ocse, si stima che 11 persone ricevano una diagnosi di cancro, con conseguenze di […]
Nella classifica dei tumori maligni, quello dell’esofago occupa l’ottavo posto e rappresenta la sesta causa di morte per neoplasie maligne in tutto il mondo. La resezione chirurgica e il trattamento adiuvante perioperatorio costituiscono la terapia standard per il cancro esofageo operabile. Sebbene il tasso di sopravvivenza dopo l’intervento chirurgico e il trattamento adiuvante sia in graduale aumento, quasi la metà dei pazienti sviluppa una recidiva dopo la cura.
L’iter di gestione multidisciplinare del tumore dell’esofago comporta cambiamenti nutrizionali e dello stato infiammatorio. Studi recenti hanno dimostrato che tali variazioni nel corso del trattamento sono in grado di influenzare gli esiti oncologici a breve e a lungo termine.
Per questi motivi, pertanto, la valutazione dello stato di nutrizione e di quello infiammatorio durante la cura del tumore è necessaria per ottimizzare la strategia terapeutica dei pazienti affetti da questa malattia.
Infatti, se i malati riescono a mantenere sotto controllo questi due aspetti, diventa possibile selezionare i trattamenti più opportuni per la loro condizione.
Sono state sviluppate diverse tipologie di strumenti di valutazione della nutrizione e dell’infiammazione, per quanto riguarda il tumore dell’esofago, e ognuno di questi presenta caratteristiche cliniche proprie che devono essere comprese prima di essere applicate nella pratica clinica.
Un team di esperti ha passato in rassegna e sintetizzato lo stato attuale e le prospettive future dell’utilizzo delle metodiche messe in atto per la valutazione della nutrizione e dell’infiammazione nelle persone colpite da neoplasie maligne dell’esofago.
Fonte: Aoyama T, et al. In Vivo. 2023 Jan-Feb;37(1):22-3 In Vivo 2023
https://iv.iiarjournals.org/content/37/1/22
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!