
Impatto dell’AI nel settore dello screening per il cancro del polmone
Il cancro del polmone è associato a uno dei più alti tassi di morbilità e mortalità tra tutte le forme […]
Il reflusso gastroesofageo nei pazienti che ricevono un trapianto di polmone (LTX) è associato al rigetto cronico dell’allotrapianto, presumibilmente a causa della micro-aspirazione che danneggia l’epitelio delle vie aeree.
La maggior parte dei programmi LTX effettua un singolo studio post-trapianto allo scopo di valutare il reflusso, ma l’efficacia di questo test è poco chiara. Un recente studio ha preso in esame 90 campioni tratti da lavaggio broncoalveolare alla ricerca di sali biliari.
Su 13 casi sottoposti a manometria esofagea ad alta risoluzione con monitoraggio del pH con sondino (HREMpH), 8 risultavano positivi ai sali biliari.
Nei 5 casi HREMpH-negativo, 2 sono andati incontro ad aspirazione. Un singolo studio HREMpH presenta il 60% di sensibilità e il 37,5% di specificità in questo contesto, con valori predittivi positivi e negativi pari rispettivamente a 0,96 e 1,07.
La microaspirazione si presenta dunque come un fenomeno intermittente, e lo screening HREMpH è scarsamente correlato con le evidenze di aspirazione all’esame del lavaggio broncoalveolare, il che potrebbe non risultare adeguato.
Dato che il rilevamento delle aspirazioni è di importanza cruciale in questa popolazione di pazienti, sono necessarie ulteriori analisi dei metodi impiegati per rilevarla.
Fonte: Transplant Proc online 2020