
Unicef a COP28: 1 miliardo di bambini a rischio per il cambiamento climatico
nostro successo o fallimento nel rispondere alla crisi climatica sarà valutato su due numeri: mantenere il limite di […]
La Kidney Failure Risk Equation (KFRE) rappresenta un semplice modello predittivo ampiamente convalidato che fa uso di età, sesso, eGFR e rapporto urinario albumina/creatinina per prevedere il rischio di nefropatia terminale, ma sussistono dati limitati sulla sua applicabilità ai pazienti che ricevono un trapianto di rene.
E’ stato effettuato uno studio di convalida della KFRE nell’ambito di un’analisi post-hoc dello studio FAVORIT, condotto su pazienti che hanno ricevuto un trapianto di rene con allotrapianto funzionante a distanza di almeno 6 mesi e con eGFR inferiore a 60 ml/min/1,73 m2.
Sono stati presi in considerazione 2.889 pazienti. Nell’arco di 2 anni, 98 pazienti hanno sviluppato insufficienza del trapianto, 198 sono deceduti con un trapianto funzionale e 129 sono stati persi al monitoraggio, mentre nell’arco di 5 anni 252 pazienti hanno sviluppato insufficienza del trapianto, 265 sono deceduti con un trapianto funzionale e 1.543 sono stati persi al monitoraggio.
La KFRE ha dimostrato una calibratura adeguata ed una buona capacità di discriminazione. La sua performance era simile a prescindere dalla tipologia di donatore e dall’anzianità del trapianto, con l’unica eccezione di una scarsa calibratura per trapianti di anzianità inferiore a 2 anni.
La KFRE dunque predice accuratamente il rischio di insufficienza del trapianto nei riceventi adulti di un trapianto di rene di anzianità superiore a 2 anni, e potrebbe costituire un utile strumento prognostico per i nefrologi che si prendono cura di pazienti nefrotrapiantati.
Fonte: Kidney Med 2020