Trapianto polmonare, reflusso e microaspirazione

Il reflusso gastroesofageo è un fattore di rischio di disfunzioni croniche dei trapianti polmonari. 

Gli acidi biliari, in qualità di marcatori putativi della microaspirazione gastrica, e le proteine infiammatorie nel lavaggio broncoalveolare (BAL) sono stati associati alle disfunzioni croniche degli allotrapianti polmonari, ma la loro correlazione con il reflusso rimane poco chiara.

Per quanto si presuma che il reflusso determini broncoaspirazione cronica, la selezione dei pazienti per la chirurgia antireflusso manca di precisione.

E’ stato dunque condotto uno studio multicentrico atto a verificare l’associazione fra gli acidi biliari nel BAL e reflusso, infiammazione polmonare, funzionalità del trapianto e chirurgia antireflusso.

L’analisi del BAL nel primo anno post-trapianto su un campione retrospettivo di pazienti ha rivelato che dopo 3 mesi dal trapianto TCA, Il-1beta, IL-12p70 e CCL5 erano maggiori nel BAL dei pazienti con reflusso che in quello dei pazienti senza reflusso.

Elevati livelli di TCA e acido glicocolico risultano associati a disfunzioni acute in corso del polmone trapiantato e alle proteine infiammatorie.Il BAL ottenuto dopo la chirurgia antireflusso conteneva invece quantità ridotte di TCA e proteine infiammatorie rispetto a quello ottenuto prima della chirurgia antireflusso.

Il monitoraggio mirato del TCA e di proteine infiammatorie selezionate potrebbe dunque risultare utile nei pazienti pneumotrapiantati con sospetto reflusso e microaspirazione allo scopo di supportare la diagnosi e guidare la terapia.

I pazienti con livelli elevati di questi biomarcatori potrebbero trarre maggiore beneficio dalla chirurgia antireflusso allo scopo di ridurre la microaspirazione e l’infiammazione dell’allotrapianto. 

Fonte: J Heart Lung Transplant 2020

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