Trattamento ideale del cancro esofageo cT1N+ e cT2Nany

La terapia neoadiuvante seguita da intervento chirurgico è raccomandata per il cancro esofageo localmente avanzato. Con le imprecisioni della stadiazione clinica, in particolare per i tumori cT1N+ e cT2Nany, è stato suggerito di far seguire l’approccio chirurgico da un trattamento adiuvante. L’obiettivo è stato quindi quello di valutare l’efficacia della terapia neoadiuvante rispetto alla chirurgia seguita dalla terapia adiuvante e identificare la sequenza ideale di trattamento nei pazienti con tumori cT1N+ e cT2Nany.


Dapprima sono stati individuati tutti i pazienti con cancro esofageo cT1N+/cT2Nany sottoposti a esofagectomia (nel periodo di tempo 2006-2015) e analizzato gli esiti dopo aver stratificato il trattamento come: terapia neoadiuvante (NT), terapia adiuvante (AT) e terapia combinata di gruppi neoadiuvante e adiuvante (CT).


Tra i 2.795 pazienti inclusi, l’81,9% avevano ricevuto NT, il 10,2% AT e il 7,9% CT. Tuttavia, non sono state osservate differenze significative nella sopravvivenza tra il gruppo AT, NT e CT nel cancro esofageo cT1N+, cT2N- , cT2N+; relazione risultata valida sia nel carcinoma a cellule squamose che nell’adenocarcinoma.


In conclusione, non è stata rilevata un’evidente superiorità di NT su AT; perciò, la chirurgia seguita da terapia adiuvante può essere considerata un’alternativa in questi pazienti, ma sono necessari ulteriori studi prospettici per convalidare questi dati.


Fonte: BMC Cancer

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