Traumi gravi: fibrinogeno precoce migliora sopravvivenza

Il fibrinogeno svolge un ruolo importante nell’emostasi durante le prime fasi di un trauma, ed un basso livello di fibrinogeno dopo un trauma grave è associato a deficit dell’emostasi, emorragie massive ed esiti infausti.


L’integrazione aggressiva del fibrinogeno potrebbe migliorare la funzionalità emostatica in quanto i livelli di fibrinogeno si deteriorano prima dei parametri della coagulazione di routine in questo contesto.

Un recente studio ha pertanto valutato la possibilità che la somministrazione precoce di concentrato di fibrinogeno (FC) sia associata ad un miglioramento della sopravvivenza nei pazienti con traumi gravi.

Lo studio, di natura retrospettiva, ha preso in considerazione 31 coppie di pazienti corrispondenti con caratteristiche adeguatamente bilanciate. Il gruppo trattato con FC è andato incontro ad un tasso di sopravvivenza intraospedaliera significativamente più elevato rispetto al gruppo di controllo, ed ha fatto anche uso di quantità significativamente maggiori di eritrociti e plasma fresco congelato entro 6 ore dal ricovero in pronto soccorso, ma i due gruppi presentavano la stessa quantità di trasfusioni fra le 6 e le 24 ore dopo il ricovero in pronto soccorso stesso.

Lo studio ha dunque rivelato che la somministrazione precoce di FC risulta associata ad un tasso di sopravvivenza favorevole nei pazienti con traumi gravi, e pertanto l’FC potrebbe risultare utile per la gestione precoce delle coagulopatie indotte dai traumi, migliorando gli esiti in questo contesto. 

Fonte: World J Emeerg Surg online 2020

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