Tumore al polmone: la sopravvivenza è migliore nelle donne

La sopravvivenza dopo un intervento chirurgico per il cancro al polmone è migliore nelle donne rispetto agli uomini e ciò non dipende dalla presenza di comorbidità o dal fumo, secondo uno studio svedese pubblicato (attualmente in pre-proof) sulla rivista Chest.

Precedenti studi sulle differenze di sesso nella sopravvivenza dopo il trattamento del cancro del polmone avevano prodotto risultati contrastanti. Un gruppo di ricerca del Karolinska Institut si è quindi proposto di indagare ulteriormente il legame tra sesso e sopravvivenza dopo un intervento chirurgico al cancro del polmone. “Il settore sanitario è sempre impegnato a offrire a tutti i pazienti un trattamento uguale su misura per le loro esigenze individuali”, afferma il primo autore dello studio Erik Sachs. “Questo tipo di studio può aiutare a far luce sulle differenze sistematiche che alla fine influenzano i risultati dei pazienti”.

I ricercatori hanno tenuto conto di un’ampia gamma di fattori che potrebbero influenzare l’esito dell’intervento, come le differenze socio-economiche, l’età, l’abitudine al fumo, la presenza di comorbidità, le caratteristiche del tumore e il tipo e l’estensione della chirurgia. Il follow-up è stato effettuato 1, 5 e 10 anni dopo l’intervento. Il campione era composto da 6.536 pazienti sottoposti a intervento chirurgico per cancro al polmone in Svezia tra il 2008 e il 2017, di cui poco più della metà erano donne. L’età media era di 67 anni per le donne e di 68 anni per gli uomini. Più donne erano non fumatori e le donne avevano una minore incidenza di comorbidità rispetto agli uomini. I risultati mostrano che le donne avevano una mortalità inferiore del 27% rispetto agli uomini, indipendentemente dai fattori considerati.

Questo risultato è stato osservato in tutte le categorie di età tranne che nei pazienti più giovani, tra i quali la differenza non era così pronunciata. “I nostri risultati sono significativi, in quanto suggeriscono che la prognosi per il cancro del polmone può probabilmente essere migliorata, ma sono necessarie ulteriori ricerche in questo settore”, afferma Veronica Jackson, ricercatrice presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia Molecolare del Karolinska Institutet, che ha diretto lo studio. “Sarebbero utili ulteriori studi che indagano specificamente sugli effetti dello stile di vita, delle condizioni socioculturali e della presenza di eventuali disuguaglianze nell’erogazione delle cure”.

Fonte: Chest

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