Tumori associati a mutazioni BRCA1/2: i driver specifici della recidiva

I ricercatori del Basser Center for BRCA dell’Abramson Cancer Center dell’Università della Pennsylvania hanno scoperto dei fattori che possono rendere più probabile la recidiva dei tumori al seno e alle ovaie associati alle mutazioni dei gene BRCA1/2. Queste mutazioni predispongono fortemente le donne al cancro al seno e alle ovaie e questi tumori hanno un alto rischio di recidiva dopo il trattamento iniziale.

Nello studio, pubblicato dalla rivista Nature Communications, i ricercatori hanno eseguito il sequenziamento multi-omico di 67 tumori al seno e alle ovaie primari e ricorrenti provenienti da 27 portatrici di mutazioni BRCA1/2 per identificare potenziali driver specifici della recidiva. Hanno confrontato le mutazioni del Dna, i modelli di attività genica e altre caratteristiche delle cellule tumorali nel tumore primario per vedere come queste caratteristiche differissero dal tumore ricorrente.

I ricercatori riportano l’identificazione di amplificazioni di PARP1 nelle recidive e osservano che PARP1 è significativamente sovraespresso nei tumori al seno primari associati a BRCA e nei tumori al seno e ovarici ricorrenti associati a BRCA, indipendentemente dallo stato di amplificazione.

L’analisi del sequenziamento dell’Rna ha mostrato che l’isoforma di BRCA2, BRCA2-001/Short, è espressa più frequentemente nelle recidive ed è associata a una ridotta sopravvivenza globale nel carcinoma mammario (87 vs. 121 mesi; Hazard Ratio = 2,5 [1,18–5,5]). I ricercatori hanno anche scoperto che la perdita dello stato di eterozigosi poteva variare durante lo sviluppo del tumore.

Si riteneva che la perdita di eterozigosi fosse necessaria per lo sviluppo di tumori al seno e alle ovaie nelle portatrici di mutazioni germinali di BRCA1/2, ma il lavoro del team ha dimostrato che non è sempre necessaria. Gli scienziati hanno scoperto che nel 25% dei casi la perdita di eterozigosi può variare tra tumori primari e ricorrenti.

Questo studio, concludono gli autori, rivela molteplici potenziali driver di malattia ricorrente nel cancro associato alla mutazione BRCA1/2, migliorando la comprensione dell’evoluzione del tumore e suggerendo potenziali biomarcatori.

Fonte: Nat Commun 2022

https://www.nature.com/articles/s41467-022-34523-y

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