Tumori: da ricerca Humanitas diagnosi al colon con l’Ai, ok Fda Usa

Colonscopia svela 13% lesioni in più grazie a intelligenza artificiale, approvato primo dispositivo


L’intelligenza artificiale al servizio della lotta contro un cancro big killer, grazie a un dispositivo che ha ricevuto il via libera dell’Agenzia del farmaco americana Food and Drug Administration e che si basa su un algoritmo validato nell’Ai Center di Humanitas. “È la prima volta per la ricerca italiana – annunciano dell’Irccs milanese – la prima volta per la Fda e la prima volta per l’intelligenza artificiale applicata alla diagnostica precoce del tumore al colon-retto: con dati non generati negli Usa”, l’ente regolatorio a stelle e strisce approva ‘GI Genius’, “il primo dispositivo medico che usa un algoritmo di Ai per aiutare i medici a rilevare lesioni sospette, in tempo reale durante una colonscopia”.


Lo studio, disegnato e coordinato da Alessandro Repici, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas e docente di Humanitas University, ha visto la partecipazione degli ospedali Regina Margherita di Roma e Valduce di Como. “GI Genius aiuta a rilevare il 13% in più di adenomi (polipi) o lesioni tumorali – spiega una nota dell’Istituto clinico di Rozzano – generando marcatori e suoni a basso volume che segnalano al medico dove è necessaria una valutazione visiva più approfondita”. 


“Il dispositivo, applicato alla colonscopia tradizionale, suggerisce al medico aree del colon che potrebbe non aver notato – sottolinea Repici – riducendo il rischio umano di non vedere lesioni sospette e aumentando la precisione diagnostica per il tumore del colon-retto. Tuttavia, il device non si sostituisce allo specialista – precisa l’esperto – né agli esami di laboratorio, e non fornisce alcuna valutazione diagnostica né suggerisce come gestire i polipi sospetti. Spetta al medico decidere se la lesione sia sospetta, e come procedere secondo la pratica clinica standard e le linee guida”.


L’agenzia Fda – riporta la nota – ha valutato la sicurezza e l’efficacia di GI Genius attraverso uno studio tutto italiano, multicentrico, prospettico, randomizzato e controllato, condotto su 700 pazienti, di cui il 35% in Humanitas, di età compresa tra 40 e 80 anni, che si sottoponevano a una colonscopia per lo screening o alla sorveglianza del cancro colorettale, a seguito di sangue nelle feci o sintomi gastrointestinali. I partecipanti allo studio hanno effettuato colonscopia standard con il dispositivo Ai o solamente colonscopia standard. 


“L’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla colonscopia tradizionale è stata in grado di identificare adenomi o carcinomi confermati dagli esami di laboratorio con una precisione diagnostica aumentata del 13%. Il lavoro sta proseguendo con ulteriori studi di approfondimento in questo ambito”, evidenzia Repici.


Secondo i dati 2020 dell’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), ricordano da Humanitas, il cancro colorettale è il secondo tumore più frequente in Italia dopo il cancro al seno. In genere inizia da adenomi (polipi intestinali) che si formano sulla parete del colon o da altre lesioni precancerose nel retto o nel colon. La colonscopia endoscopica, esame che fa parte dello screening del cancro colorettale e del piano di sorveglianza, viene eseguita da medici endoscopisti per rilevare alterazioni o anomalie nel rivestimento del colon e del retto. La colonscopia comporta il passaggio di un endoscopio, un tubo sottile e flessibile con una telecamera all’estremità, attraverso il retto e per tutta la lunghezza del colon, che permette al medico esperto di visualizzare eventuali segni di cancro o lesioni precancerose.

Fonte: Adnkronos Salute

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