
Studio su gene PTPN2 fa luce su come si possono sviluppare le IBD
Ridurre, nelle cellule epiteliali, l’attività del gene associato al rischio delle malattie infiammatorie intestinali (IBD), PTPN2, può portare a una […]
Un team di ricerca internazionale ha scoperto che, nonostante sia la principale causa di dolore, disabilità e spesa sanitaria nel mondo, la prevenzione e la gestione della salute muscolo-scheletrica, comprese condizioni come il mal di schiena, le fratture, l’artrite e l’osteoporosi, è globalmente sottovalutata. Per questo il team ha ideato un piano d’azione per colmare questa lacuna.
Secondo gli esperti, oltre 1,5 miliardi di persone hanno vissuto con una condizione muscolo-scheletrica nel 2019, l’84% in più rispetto al 1990, e nonostante molte “chiamate all’azione” e una popolazione che invecchia sempre di più, i sistemi sanitari continuano a non dare priorità a queste condizioni e alle loro esigenze di riabilitazione. Finora, infatti, non è stata sviluppata nessuna risposta strategica a livello globale per mitigare il peso della disabilità.
Per gli autori del report, affrontare la salute muscolo-scheletrica richiede più di una semplice riforma sanitaria: serve ridefinire le priorità interministeriali e instaurare una cooperazione e collaborazione con l’industria, i trasporti e l’ambiente costruito.
Il team ha mappato l’attuale panorama globale per la prevenzione e la gestione della salute muscolo-scheletrica, identificando le tendenze attuali nelle politiche sanitarie nazionali e sviluppando un progetto per dare priorità agli sforzi di riforma della salute muscolo-scheletrica in otto aree chiave: l’educazione della comunità, la leadership e la governance, i modelli di finanziamento della salute, i modelli di fornitura dei servizi che supportano l’assistenza integrata e centrata sulla persona, l’accesso equo ai farmaci e alle tecnologie, la costruzione della capacità del personale sanitario di fornire l’assistenza giusta al momento giusto, la sorveglianza sanitaria della popolazione, la ricerca e l’innovazione.
Ogni area è supportata da azioni e priorità dettagliate che i Paesi possono scegliere di adottare per costruire capacità nei loro sistemi sanitari.
Il progetto, molto pratico, ha rilevato che una guida a livello globale, come quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è necessaria per fornire risposte a livello nazionale sulla salute muscolo-scheletrica e la bozza elaborata dagli esperti fornisce una guida che i Paesi, compresi quelli a basso e medio reddito, possono adattare per soddisfare le esigenze e le priorità locali.
Fonte: Curtin University