
Accesso alla Facoltà di Medicina. Aprono le iscrizioni ai Tolc ed è subito boom
Un vero e proprio boom di accessi nel primo giorno di prenotazioni per i TOLC MED e VET, quello registrato […]
In uno studio pubblicato dalla Rivista di Psichiatria, i ricercatori della Sapienza, dell’Università di Tor Vergata, della Fondazione Santa Lucia IRCCS, dell’Aquila e di Teramo, suggeriscono l’utilizzo dell’ASEX (Arizona Sexual Experience Scale) nei contesti clinici per valutare la funzione sessuale nei pazienti con gravi disturbi mentali.
Molte forme di disturbi mentali, in particolare i disturbi psicotici, sono caratterizzate da un peggioramento del funzionamento sessuale. L’obiettivo principale dello studio è stato quello di validare nel contesto italiano l’ASEX, uno strumento internazionale molto utile per valutare le disfunzioni sessuali nelle persone che soffrono di malattie mentali.
Sono stati reclutati 73 pazienti affetti da disturbi dello spettro psicotico. I ricercatori hanno somministrato loro la versione italiana dell’ASEX, adeguatamente tradotta da due esperti bilingui. Dopo 15 giorni hanno somministrato nuovamente il test per valutare l’attendibilità test-retest.
La validazione dell’ASEX ha rivelato coefficienti di Cronbach >0,70 in entrambi i singoli fattori come nel punteggio totale. Inoltre, l’attendibilità test-retest ha rivelato coefficienti di Pearson >0,50 nei vari domini. L’analisi fattoriale ha rivelato buoni indici di adattamento per il modello a due fattori di ASEX.
Questo studio, scrivono gli autori, rappresenta la prima validazione nel contesto psichiatrico italiano di uno strumento specifico per la valutazione delle disfunzioni sessuali nelle persone affette da malattie mentali. L’analisi dopo la somministrazione di ASEX ha rivelato buone caratteristiche psicometriche in termini di analisi fattoriale, coerenza interna e affidabilità test-retest.
Fonte: Riv Psichiatr. 2022 Jan-Feb;57(1):18-22. doi: 10.1708/3749.37323.