Tumore Testa-Collo
Il distretto testa-collo comprende un gruppo di neoplasie molto eterogeneo dal punto di vista anatomico, di eziopatogenesi e di approccio diagnostico-terapeutico. 1
I dati epidemiologici italiani considerano con la dizione tumori testa-collo le neoplasie delle vie aerodigestive superiori (VADS/HNSCC) accomunate dall’epitelio di tipo squamoso (lingua, bocca, orofaringe, rinofaringe, ipofaringe, faringe NAS, laringe), escludendo i tumori delle ghiandole salivari, della tiroide e quelli dei seni nasali e paranasali. 2
In Italia i tumori maligni del testa-collo (HNSCC) rappresentano il 5% di tutti i tumori maligni. 1
I nuovi casi attesi nel 2019 sono 9.300 (7.000 negli uomini e 2.300 nelle donne). La possibilità di sviluppare un tumore HNSCC nell’arco della vita è pari a 1/46 negli uomini e 1/197 nelle donne e la malattia è tre volte più frequente nelle regioni del Nord del paese.2
L’incidenza annuale è 18/100.000 abitanti, dato simile a quello europeo.L’incidenza aumenta con l’età per tutte le sedi con eccezione del rinofaringe. 1,2
Il 93% dei tumori testa-collo sono tumori epiteliali; il 90% dei tumori in questa sede sono carcinomi squamo-cellulari (SCC). 1
Prevalenza dei vari stadi di tumore testa-collo alla diagnosi 8

L’alcol e il tabacco sono i due più importanti fattori di rischio in particolare per i tumori del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe.
Almeno il 75% dei tumori della testa e del collo è causato dal tabacco e dall’alcol. Le persone che fanno abuso sia di tabacco che di alcol hanno un rischio molto più alto di sviluppare questi tumori per un effetto sinergico dei due fattori di rischio.
Le infezioni da tipi cancerogeni di Papilloma virus umano (HPV), soprattutto HPV-16, sono un fattore di rischio per alcuni tipi di tumori testa-collo, in particolare i tumori dell’orofaringe che coinvolgono le tonsille o la base della lingua.
L’infezione da virus di Epstein-Barr (EBV) e alcune abitudini alimentari come il consumo di vegetali non freschi, carne rossa e pesce salato secondo lo stile cantonese, sono il principale fattore di rischio del carcinoma rinofaringeo. 1,2
L’incidenza è inoltre più elevata nei pazienti affetti da anemia di Falconi ed in soggetti immunosoppressi (es. HIV+ o trapiantati) o in soggetti con sindrome di Li Fraumeni.
L’età avanzata è un fattore di rischio indipendente e importante.
Un altro importante fattore di rischio è dato dai pregressi trattamenti radioterapici sul distretto testa-collo. 2.
Nel 2016 in Italia i decessi per tumore HNSCC sono stati 3.216 (2.228 uomini e 998 donne).2
Prevalenza dei vari stadi di tumore testa-collo alla diagnosi 8
La sopravvivenza a 5 anni nei tumori del testa-collo in Italia è pari al 57% ma quando la malattia viene diagnosticata in fase avanzata (stadio III-IV) la prognosi è peggiore e il tasso di sopravvivenza a 5 anni scende al 40%. 1,2
Solo il 3-4% di tutti gli HNSCC presenta metastasi a distanza alla diagnosi mentre l’alto tasso di recidiva locoregionale caratterizza la storia naturale di questa malattia. 1,2
In letteratura, i tassi di recidiva riportati variano ampiamente a seconda della localizzazione anatomica del tumore, dello stadio del tumore alla diagnosi e delle modalità di trattamento.1,2
Gli studi generalmente riportano tassi di recidiva del 40-50%. 5-7
Questi tipi di neoplasia vengono spesso diagnosticati in fase avanzata, quando il controllo loco-regionale risulta più difficile 3.
Gli stadi precoci sono caratterizzati da una tendenza alla diffusione per via linfatica, andando ad interessare diverse stazioni linfonodali (ad esempio adenopatie laterocervicali), rappresentando spesso il segno che avvia l’iter diagnostico 3.
A seconda del segmento anatomico interessato, i sintomi riportati possono essere3:
- disfagia e odinofagia (difficoltà e dolore alla deglutizione, rispettivamente)
- disfonia
- lesioni discromiche alla lingua e palato
- sensazione di corpo estraneo in faringe
- difficoltà nell’inspirare l’aria, dispnea
- otalgia, per dolore riflesso
Diagnosi e stadiazione sono indispensabili per definire la strategia terapeutica.
La diagnosi richiede:
- l’esame istologico di lesioni sospette identificate in genere durante una visita specialistica otorinolaringoiatrica o maxillo-facciale. Più raramente a seguito della comparsa di una adenopatia laterocervicale.
- La stadiazione richiede:la pan-endoscopia della regione, per il rischio di seconda neoplasia sincrona, e lavalutazione strumentale con TAC o RMN
- La RMN è in alcuni casi superiore alla TAC, in particolare per lo studio del collo
- La PET non è indicata nella stadiazione iniziale della malattia ma può essere utile insituazioni particolari, per esempio per escludere la presenza di metastasi o di seconditumori in altre sedi quando ve ne sia il sospetto. Deve essere valutata caso per caso, in genere può essere indicata in presenza di interessamento linfonodale massivo esteso fino alla base del collo (livelli IV e V)
- Si consiglia inoltre la visita odontoiatrica per eventuale bonifica dentaria el’ortopantomografia
- Deve essere valutato lo stato generale del paziente (cardiovascolare, polmonare,epatico, renale, bilancio nutrizionale, abitudini voluttuarie, ecc.)
Se ritenuti necessari ulteriori esami possono essere: esofagoscopia e/o tracheobroncoscopia, ETG epatica, scintigrafia ossea. 4
Purtroppo, la maggior parte dei tumori della testa e del collo si diagnostica in fase avanzata. Questi casi devono essere affrontati nell’ambito di team multidisciplinari prima di qualunque atto terapeutico. Numerose pubblicazioni dimostrano che i pazienti il cui trattamento è deciso e impostato nell’ambito di un gruppo multidisciplinare hanno una prognosi significativamente superiore rispetto ai pazienti trattati dal singolo specialista 2.
Circa la metà dei tumori maligni di testa collo sono diagnosticati in stadio avanzato. Il ritardo diagnostico e professionale è dato dall’intervallo temporale tra l’inizio dei sintomi e trattamento. Esistono evidenze che il ritardo diagnostico sia predittivo di sopravvivenza, comportando una riduzione delle possibilità di controllo locale della malattia e una prognosi peggiore. 1
La diagnosi precoce è teoricamente semplice in questa patologia in cui il tumore è frequentemente identificabile alla sola visita otorinolaringoiatrica e in cui i fattori di rischio maggiori (fumo e alcol) sono responsabili della grande maggioranza dei casi. Quest’ultimo aspetto rende facile l’identificazione delle categorie a rischio e l’indirizzo mirato di campagne di screening. Le difficoltà sono legate alla scarsa recettività della popolazione target e alla relativa rarità della malattia. 2
La prevenzione primaria, che consiste nell’evitare i fattori principalmente favorenti lo sviluppo di neoplasie del distretto testa-collo come il fumo di tabacco e l’alcol, rimane la misura più efficace e quindi alla base delle campagne di sensibilizzazione su questa classe di neoplasie3.
Non ci sono ad oggi evidenze sufficienti a proporre programmi di screening sullapopolazione, ma alcune linee guida suggeriscono di sottoporsi ad un controllo odontoiatrico annuale, durante il quale l’ispezione del cavo orale può evidenziare la presenza di lesioni precancerose o cancerose conclamate 3.
- Linee Guida AIOM Tumori della Testa e del Collo, edizione 20192
- I numeri del cancro in Italia, rapporto AIOM-AIRTUM 2019
- Website AIRC, Tumori di faringe e laringe
- Linee guida condivise AIOCC, AIRO E AIOM
- Wong LY et al. Salvage of recurrent head and neck squamous cell carcinoma after primarycurative surgery. Head Neck. 2003 Nov;25(11):953-9
- Roosli C et al. Salvage treatment for recurrent oropharyngeal squamous cell carcinoma. HeadNeck. 2010 Aug;32(8):989-96;
- Carvalho AL et al. Sites of recurrence in oral and oropharyngeal cancers according to thetreatment approach. Oral Dis. 2003 May;9(3):112-8
- NCI, Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER) Program (www.seer.cancer.gov)
TAC Tomografia Assiale Computerizzata, RMN Risonanaza Magnetica Nucleare, PET Tomografia a emissione di positroni, ETG Ecotomografia