Germi resistenti agli antibiotici. L’allarme Simit
L'antibiotico-resistenza (AMR) si conferma una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. Lo ha rimarcato […]
Un ampio studio condotto in Taiwan, recentemente pubblicato sull’European Heart Journal, ha evidenziato un’associazione significativa tra gravidanza e complicazioni aortiche, analizzando il loro impatto su madri e neonati. I ricercatori hanno utilizzato i dati del Taiwan National Health Insurance Research Database, esaminando oltre 4,7 milioni di gravidanze tra il 2000 e il 2020.
Le analisi hanno rivelato che il tasso di incidenza delle complicazioni aortiche durante il periodo di vulnerabilità (dalla gravidanza fino a un anno dopo il parto) era di 1,19 per 100.000 gravidanze, quasi tre volte superiore rispetto al periodo di controllo (IRR: 2,86, P < .001). Questi eventi risultano essere un fattore di rischio significativo, con conseguenze gravi sia per la madre che per il neonato.
Le madri che hanno sperimentato eventi aortici durante la gravidanza o il post-partum hanno mostrato un tasso di mortalità a un anno decisamente più alto rispetto a quelle senza eventi (19,3% contro 0,05%, P < .001). Anche i neonati di queste gravidanze hanno evidenziato un tasso di mortalità tardiva più elevato (6,3% contro 0,6%, P < .001), sottolineando l’impatto su entrambi i soggetti coinvolti.
Lo studio sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce e di un attento monitoraggio delle donne a rischio di eventi aortici, soprattutto in presenza di disturbi ipertensivi durante la gravidanza, anamnesi familiare positiva o patologie aortiche preesistenti. Identificare tempestivamente queste condizioni può prevenire complicanze potenzialmente fatali, migliorando gli esiti sia per le madri che per i neonati.
I risultati offrono una nuova prospettiva sulla necessità di maggiore consapevolezza e prevenzione delle complicazioni cardiovascolari in gravidanza, richiamando l’attenzione su un problema spesso trascurato ma di estrema rilevanza clinica.
Fonte: European Heart Journal, 2024
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