Regolamento sanitario internazionale

Tedros (Oms) precisa: “Nessuna cessione di sovranità, ma più cooperazione tra gli Stati membri”

Gli Stati membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che sono parti del Regolamento sanitario internazionale (2005), hanno il diritto di decidere se adottare o meno, e successivamente attuare emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (Ihr)”. Gli emendamenti del 2024 “sono stati proposti, negoziati e adottati dagli Stati membri sulla base degli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid e non mirano a conferire potere all’Oms, ma a migliorare la cooperazione tra gli Stati membri nella prossima pandemia. Gli emendamenti del 2024 sono chiari sulla sovranità degli Stati membri”.

A precisarlo è stato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, rispondendo in particolare alle dichiarazioni dei rappresentanti dell’amministrazione Usa che hanno argomentato la scelta degli Stati Uniti di rigettare gli emendamenti al Regolamento Ihr adottati nella 77esima Assemblea mondiale della sanità che si è tenuta nel 2024. Anche l’Italia ha rifiutato gli emendamenti, come ufficializzato da una lettera indirizzata al Dg Oms e firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci.

E ora arrivano i chiarimenti del Dg Oms sul senso di quelle modifiche adottate: “L’Oms – ha tenuto a puntualizzare Tedros in un lungo post su X – non ha mai avuto il potere di imporre lockdown, restrizioni di viaggio o altre misure simili; gli Stati membri hanno il potere di farlo se ne ravvisano la necessità. La comunicazione del rischio è una parte essenziale di qualsiasi risposta di emergenza, poiché le popolazioni devono essere informate tempestivamente. Utilizzare le epidemie per la propaganda sarebbe distruttivo e disastroso. L’Oms è imparziale e collabora con tutti i Paesi per migliorare la salute delle persone”, è il messaggio.

“Ci rammarichiamo della decisione degli Stati Uniti di respingere gli emendamenti adottati per consenso dall’Assemblea mondiale della sanità nel 2024, incluso dagli Stati Uniti, in quanto hanno svolto un ruolo attivo nello sviluppo e nella negoziazione di tali emendamenti insieme ad altri Paesi”, ha evidenziato il Dg spiegando però di voler “correggere le inesattezze indicate” dal segretario Usa per la salute Robert F. Kennedy Jr e dal segretario di Stato Marco Rubio. “Come gli Stati Uniti – ha concluso il capo dell’agenzia Onu per la Salute – l’Oms auspica una cooperazione migliore e più forte tra i Paesi nell’affrontare le minacce sanitarie attuali e future. Le nazioni del mondo si sono unite per creare un sistema di questo tipo quando hanno creato l’Oms e continuano a sostenerlo”.

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